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DA MC DONALD’S A “MC GREEN”: IL COLOSSO USA DEL FAST FOOD SCEGLIE L’ITALIA PER SPERIMENTARE LA SUA POLITICA DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ED ENERGETICA. A LAINATE (MILANO) ARRIVA IL PRIMO MC DONALD’S A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

In un mondo che non può più rimandare la “svolta verde”, anche i giganti della ristorazione fast food, finora legati a concetti industriali dal forte impatto ambientale ed energetico, sono spinti a mettersi al passo. Così McDonald’s decide di adottare i parametri del protocollo di Kyoto ed inaugura vicino a Milano, a Lainate - dunque proprio in Italia - il primo ristorante a basso impatto ambientale. Si alimenterà energeticamente solo con la luce del sole, la forza del vento e il riutilizzo delle proprie biomasse. Al momento, grazie a un impianto di generazione, è autonomo al 90% ed entro tre mesi lo sarà al 100% grazie a un impianto all’avanguardia di trigenerazione che utilizzerà l’olio alimentare esausto come carburante. Non solo: la struttura è antisismica, ed il sistema “Einstein” comincia ai clienti, in tempo reale, i dati di consumo e di risparmio del ristorante su monitor posizionati all’entrata. Poi, asfalto ecoattivo all’esterno (colpito dalla luce solare aziona un principio di riduzione degli agenti inquinanti), celle frigorifere a basso consumo (fino al 28% in meno) ed incentivi all’uso di auto elettriche: nel parcheggio sono installate torrette per la ricarica gratuita delle vetture. Il ristorante di Lainate non è solo un fast food in senso stretto, è anche un laboratorio di sperimentazione per sviluppare il progetto in altri punti McDonald’s.
“Lainate non è un punto di partenza né un punto di arrivo, ma la tappa di un percorso che McDonald’s ha intrapreso da diverso tempo. Per l’Expo 2015 saremo in grado di attuare una riduzione del 15% delle nostre emissioni di CO2, aumenteremo del 15% il nostro risparmio energetico ed incrementeremo di un altro 15% l’energia che utilizziamo da fonti rinnovabili. Nel 2020 queste percentuali saliranno al 20% permettendoci di rispettare i parametri del protocollo di Kyoto”, ha detto Roberto Masi, amministratore delegato McDonald’s Italia. Anche Mario Gamberale, amministratore delegato della società di consulenza ambientale AzzeroCO2, esprime soddisfazione: “la peculiarità del progetto, da cui è nato il ristorante McDonald’s di Lainate, non sta tanto nei singoli interventi, ma nell’idea complessiva che c’è dietro. Ovvero aver preso quanto di più innovativo la tecnologia e il mercato mettono a disposizione nel settore del risparmio energetico e dell’utilizzo delle rinnovabili, ed averlo integrato in una struttura efficiente e sostenibile ”.
Alla fine dell’anno, i risultati ottenuti dall’adozione delle tecnologie “green” verranno analizzate proprio da AzzeroCO2 per verificare la sostenibilità del ristorante; intanto McDonald’s punta ad ottenere la certificazione europea EN 16001 sulle politiche energetiche, che aiuterà l’impresa ad organizzare sistemi e processi volti al miglioramento dell’efficienza energetica con benefici economici e riduzione delle emissioni di gas serra. “L’apertura del primo ristorante “verde” da parte di McDonald’s a Lainate rappresenta, a suo modo, una piccola rivoluzione che anche un vegetariano convinto non può non apprezzare” dichiara Mario Tozzi, geologo, divulgatore e conduttore tv. “Intanto il valore dell’esempio funziona e fa da apripista per l’adozione della filosofia del risparmio e dell’efficienza, l’unica che permetta un cambiamento significativo”.
In realtà, McDonald’s Italia non è nuova alla visione di compatibilità con l’ambiente e con la natura. Già dal 2010, infatti, ha adottato nuovi standard di costruzione e ristrutturazione, con l’uso di materiali da costruzione ad alta sostenibilità ambientale, pannelli solari, pompe di calore, tetto ventilato e, a seconda dei casi, anche fotovoltaico, per la produzione di energia rinnovabile. E ancora: macchinari evoluti, sistemi di gestione dei consumi, sensori di presenza, infissi isolanti ed illuminazione a Led per la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera. Tutte le nuove aperture sono già progettate per avere in parte o tutte queste tecnologie. Anche la politica del 2012 è già pianificata, con l’obiettivo di arrivare ad utilizzare in tutti i ristoranti l’energia rinnovabile certificata, dotarsi di una flotta di distribuzione alimentata al 100% con biodiesel e di un parco auto aziendale a bassa emissione di anidride carbonica.
Info: www.persapernedipiu.info

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