Immaginate di avere in cantina una bottiglia di ottimo Brunello, e di voler scoprire, oltre ai dati scritti sull’etichetta, tutta una serie di informazioni aggiuntive su quel singolo vino. Niente di più semplice: basta collegarsi al sito del Consorzio del Brunello di Montalcino, (www.consorziobrunellodimontalcino.it) e inserire il codice della fascetta presente su ogni bottiglia nell’apposito form. Ed ecco apparire tutta una serie di dati preziosi per il consumatore più attento: quante bottiglie sono state prodotte nella stessa partita, l’indirizzo ed il numero di telefono del produttore, con il link diretto al suo sito web, i dati analitici specifici di quel vino, come il titolo alcolometrico e l’acidità.
Il Consorzio di Tutela dei vini di Montalcino è tra i primi in Italia a dotarsi di un sistema che consente la tracciabilità totale di tutti i vini a denominazione di origine prodotti nel proprio territorio: la “carta d’identità” elettronica è infatti disponibile dall’annata 1999 per il Brunello di Montalcino, dall’annata 2003 per il Rosso di Montalcino e dal 1° gennaio 2005 per il Moscadello di Montalcino e il Sant’Antimo. Spiega Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino: “Si tratta di un importante passo avanti nel concetto di trasparenza e tracciabilità totale: con questo sistema i consumatori hanno innanzitutto la garanzia che la fascetta corrisponda effettivamente alla bottiglia in cui è applicata, rendendo impossibili o comunque smascherando eventuali tentativi di “falsificazioni”.
Inoltre in questo modo i produttori stringono con il consumatore una sorta di patto, che non finisce con l’acquisto della bottiglia ma va avanti anche dopo, garantendo informazioni e assistenza a chi compra un vino del territorio di Montalcino. Questa carta di identità telematica non è altro che la fase finale, l’ultimo step di una serie di controlli effettuati dal Consorzio su tutta la filiera, dal vigneto alla bottiglia, a tutela dei produttori e soprattutto dei consumatori”.
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