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DA OGGI STOP ALLE SIGARETTE ANCHE NEI GRANDI RISTORANTI: VISSANI CHIUDE AI FUMATORI, L’ENOTECA PINCHIORRI SI DOTA DI SALETTA RISERVATA. MA IL DIVIETO RIGUARDA ANCHE GLI AGRITURISMI

Non solo bar, trattorie e tavole calde: anche nei grandi ristoranti è scattato dal 10 gennaio il divieto di fumare. Come rispondono alla nuova legge i più blasonati chef italiani? Premesso che la grande ristorazione ha dalla sua il vantaggio di attirare clienti particolarmente attenti, consapevoli che la cucina di alto livello non va d’accordo con le sigarette, uno dei volti più noti della cucina italiana, Gianfranco Vissani, non ha dubbi in proposito: divieto assoluto di fumare nel suo ristorante a Baschi, come del resto accade da molti anni. “Sono un fumatore - spiega il cuoco umbro - ma di fronte alla salute non si discute: astenersi per il tempo di un pasto non può che giovare a tutti”. Scelta diametralmente opposta all’Enoteca Pinchiorri, storico locale fiorentino tra i più premiati dalle guide del Belpaese: il lussuoso ristorante di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde si è dotato di una saletta “fumoir”, per la gioia di chi, tra una portata e l’altra, non rinuncia all’amatissima sigaretta. Niente da fare, invece, per i fumatori che decidono di trascorrere un week-end in campagna: anche negli oltre 13.000 agriturismi del nostro Paese si dovranno osservare le nuove norme antifumo. Ma molti di essi si erano già adeguati da tempo, per far fronte alle richieste di una clientela particolarmente rispettosa della salute e dell’ambiente.

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