"La messa in mora degli Ogm, il sostegno alle produzioni tipiche locali che assicurano un basso impatti ambientale ed offrono migliori garanzie ai consumatori ed ai produttori; portare al mercato globale i "semi locali", come garanzia di una sistema di vita fondato sulla qualità nell’alimentazione, nella cultura, nella tutela ambientale; il sostegno, la defiscalizzazione e semplificazioni burocratiche (in materia fiscale, igienico-sanitarie e per la commercializzazione di sementi e materiali vivaistici) per i piccoli produttori che costituiscono circa la metà della popolazione agricola della terra, affinchè non siamo schiacciati dalla globalizzazione e possano invece contribuire a combattere la fame, assicurando uno sviluppo in armonia con l’ambiente circostante". Questi i tre punti - limitatamente al sostegno all’agricoltura di qualità - della "charta", emanata oggi da San Rossore (ex tenuta presidenziale ed ora Parco naturale regionale) al Meeting "From Global To Glocial", dalla Regione Toscana, che, nei prossimi giorni, saranno sottoposte al sistema istituzionale toscano ed italiano "perché diventino patrimonio comune ed impegno di lavoro".
La Regione Toscana ha anche confermato l’appuntamento del Meeting 2003, sempre a San Rossore: "sarà l’occasione per verificare lo stato di diffusione ed attuazione di questi impegni - ha spiegato il presidente Claudio Martini - e per continuare il confronto tra istituzioni e movimento, tra sostenitori e critici della globalizzazione".
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