Al via il 5 settembre le iscrizioni a “Identità Golose” 2006, il congresso italiano di cucina d’autore, ideato e curato dal giornalista e critico gastronomico Paolo Marchi, che si terrà dal 29 gennaio al 1 febbraio 2006 a Milano (info: www.identitagolose.it; numero verde 800-825144).
È già stata definita la lista degli chef italiani che saliranno in cattedra per tenere delle vere e proprie lectiones sulla grande cucina d’autore; un tour virtuale in giro per l’Italia accampagnati da 14 cuochi che, per felicità di idee e di esecuzioni, hanno molto di nuovo e di importante da comunicare, l’avanguardia di una realtà ben più vasta.
A rappresentare il Friuli Venezia Giulia, regione ospite della seconda edizione, Emanuele Scarello, chef del ristorante “Agli Amici di Godia” (Udine), Andrea Canton dell’“Antica Trattoria La Primula” a San Quirino (Pordenone) e Attias Tarlao dell’“Androna a Grado” (Gorizia). Gli altri relatori, scelti per le loro qualità e non per motivi geopolitici, arrivano dalla Toscana, con Fulvio Pierangelini del “Gambero Rosso” a San Vincenzo (Livorno); dalla Lombardia, Carlo Cracco del “Cracco-Peck” di Milano e Vittorio Fusari del “Volto di Iseo” (Brescia); dal Piemonte, Davide Scabin del “Combal Punto Zero” a Rivoli (Torino) e Alfredo Russo del “Dolce Stil Novo” di Ciriè (Torino); dal Veneto, Massimiliano Alajmo della “Calandre” a Rubano (Padova); dall’Emilia Romagna, Massimo Bottura dell’“Osteria Francescana” di Modena; dalle Marche, Moreno Cedroni della “Madonnina del Pescatore” a Marzocca di Senigallia (Ancona) e dalla stessa cittadina, Mauro Uliassi del ristorante “oliassi”; dal Lazio, Anthony Genovese del “Pagliaccio” di Roma; dalla Campania, Alfonso Caputo della “Taverna del Capitano a Nerano” a Marina del Cantone (Napoli).
Il ritratto - Cosa è “Identità Golose”
“Identità Golose” è il congresso italiano di cucina d’autore, nato dalla volontà del giornalista Paolo Marchi di dare dignità assoluta alla figura del cuoco e di tutti coloro che attorno a lui contribuiscono a fare della cucina una realtà di estrema, ma non sempre compresa, grandezza. “Identità Golose” ha contribuito e contribuirà in futuro a definire l’identità della cucina italiana, anzi delle cucine italiane, mirando all'affermazione delle proprie originalità. L’appuntamento è stato, inoltre, un tributo verso realtà straniere che vanno rispettate e studiate, anche fatte proprie nei loro aspetti più felici, consapevoli che l’Italia a tavola è una protagonista, che non ha nulla da invidiare agli altri leader.
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