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DA UNA PARTE LA MOVIDA, DALL’ALTRE LA “MALA MOVIDA”: AGLI ITALIANI PIACE USCIRE LA SERA, E RIAPPROPRIARSI DELLE CITTÀ ANCHE IN MOMENTI DI CRISI, MA CI VOGLIONO ATTENZIONE E CONTROLLI PER CONTRASTARE GLI ECCESSI. PAROLA DELLA RICERCA FIPE SULLA MOVIDA

C’è movida e movida, da una parte quella intesa come risorsa economica capace di attrarre giovani e turisti in uno spirito sociale e di aggregazione, dall’altra la “mala movida”, fatta di quel connubio, devastante per tanti quartieri delle città italiane, tra chi cerca solo di bere il più possibile a basso costo e chi, soprattutto abusivi, si presta in maniera spregiudicata, vendendo di tutto a qualsiasi ora, senza autorizzazioni né scrupoli. Ecco i risultati della ricerca del Censis presentata oggi a Milano dalla Fipe - Federazione italiana pubblici esercizi, secondo la quale il 56% dei cittadini considera la movida un fenomeno positivo, che richiama luoghi della città dove passeggiare, mangiare, bere e trascorrere momenti piacevoli con gli amici. Sono 19 milioni, infatti, gli italiani che frequentano il cuore della “vita notturna” quando escono la sera, e più di 4 milioni sono degli habitué (almeno una volta a settimana). “La crisi - spiega la Fipe - non ha generato il coprifuoco sociale, ma bisogna abbattere la mala movida, quel connubio nefasto tra una crescente richiesta di alcolici e una offerta incontrollata di vendita da parte di operatori spregiudicati”, anche perché il 90% degli adolescenti tra 12 e 14 anni dichiara di avere già provato alcolici, un dato su cui riflettere.

In tutto, sono 29 milioni gli italiani che ogni tanto escono la sera, più di 22 milioni frequentano i centri storici e quasi 19 milioni si recano nei luoghi della movida, mentre 15,6 milioni di cittadini escono almeno una volta a settimana e 4,3 milioni vanno nel cuore della vita notturna. Sono poi oltre 8 milioni le persone che vanno in pub, discoteche ed enoteche. A vivere la notte sono soprattutto i giovani (94%) fino a 29 anni, ma anche gli adulti (78%) tra 30 e 44 anni, il 53% tra 45 e 64 anni, ed il 31% degli anziani. Si esce soprattutto per passeggiare e incontrare amici (69%), andare al ristorante (59,4%) o in pub e discoteche (28%), ma la movida piace anche agli ultra sessantacinquenni (46,3%). “Esiste una movida che nell’esperienza diretta delle persone ha poco o nulla a che vedere con la movida sparata della cronaca quasi sempre nera - continua la Fipe, puntando il dito contro i venditori ambulanti - gestori spregiudicati che alimentano il consumo di alcolici con bevande low cost. Un fenomeno che va contrastato, con un sistema di regole, vincoli, sanzioni uguali per chi svolge le stesse attività nel settore della vendita e somministrazione di alcolici, moltiplicando controlli e sanzioni”.

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