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DAL 1 LUGLIO ARRIVA SULLE TAVOLE L’“EUROFOGLIA”, IL NUOVO MARCHIO UE PER IL BIOLOGICO. COLDIRETTI: “IN ITALIA, FATTURATO DI 3 MILIARDI DI EURO PER I PRODOTTI “BIO”, ACQUISTATI DAL 56% DEI CONSUAMTORI”

Non Solo Vino
Il nuovo logo per i prodotti biologici

Un’“Eurofoglia” con dodici stelle bianche su fondo verde brillante con al centro una cometa: è il nuovo marchio Ue per i prodotti biologici, in arrivo sulle tavole dal 1 luglio, secondo quanto previsto del regolamento europeo N. 271/2010 della Commissione che introduce il logo con il quale i consumatori potranno riconoscere le produzioni biologiche comunitarie. Per la Coldiretti “il nuovo logo per riconoscere le produzioni biologiche comunitarie è particolarmente importante in Italia, dove il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro con l’agricoltura nazionale che detiene il primato nel numero di imprese agricole biologiche in Europa (circa 45.000) su un territorio di oltre un milione di ettari, e dove più di 1 italiano su 2 (56%) ha messo nel carrello della spesa prodotti biologici almeno qualche volta nel corso del 2009”.

Secondo un’analisi Coldiretti/Swg, in controtendenza rispetto alla crisi generale, nel 2009 gli acquisti familiari di prodotti biologici hanno registrato un aumento record del 7%. In particolare, tra le singole referenze “bio”, le migliori performance di mercato si rilevano per l’ortofrutta fresca e trasformata (+26,6% l’incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8%), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7% e del 8,7%).

Secondo la Coldiretti, inoltre, l’aumento del 32% delle aziende dove acquistare direttamente (2.176 nel 2009), quello del 22% degli agriturismi e dei mercati degli agricoltori evidenziati da Biobank, “confermano la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza. Di fronte a questa esigenza occorre anche intervenire - conclude la Coldiretti - con misure di trasparenza introducendo al più presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato”.

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