Sarà l’Italia ad ospitare - dal 24 al 26 luglio a Roma - il vertice Onu sui Sistemi Alimentari (Food Systems Summit), evento internazionale a cui parteciperanno capi di Stato e Ministri in arrivo da 193 Paesi nel mondo. “Ne siamo orgogliosi”, ha annunciato su Twitter il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, che, nei giorni scorsi, ha incontrato la Vice Segretaria delle Nazioni Unite, Amina Mohammed.
Al summit, di scena nella sede romana della Fao, i Paesi partecipanti avranno la possibilità di fare il punto sui progressi raggiunti a livello nazionale dopo l’incontro del 2021, tenutosi a New York (il cui pre-vertice si era tenuto a Roma) e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030, in un contesto globale completamente mutato rispetto a due anni fa, con la guerra in Ucraina tuttora in corso e una difficile congiuntura economica mondiale che ha provocato una generale impennata dei prezzi, inclusi quelli del cibo. Nel 2021 i vari Paesi si erano impegnati ad accelerare e approfondire il potere di trasformazione dei sistemi alimentari, per la piena realizzazione di tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel valorizzare il ruolo dell’Italia nel panorama dell’Onu, Tajani ha ricordato che il nostro Paese ospita numerose agenzie onusiane (in particolare il Polo Agroalimentare di Roma, che fa della città il terzo più importante “hub” delle Nazioni Unite nel mondo dopo New York e Ginevra), è il settimo contributore al bilancio dell’Onu ed è il Paese occidentale che fornisce il maggior numero di Caschi blu.
Secondo la Farnesina, il numero di persone che non possono permettersi una dieta sana è aumentato di altri 112 milioni tra il 2019 e il 2020, arrivando a quasi 3,1 miliardi: ciò riflette l'impatto dell’aumento dei prezzi alimentari al consumo nella pandemia. “L’Italia, con il coinvolgimento strategico del suo forte e innovativo settore agroalimentare - ha affermato Tajani - è impegnata a svolgere un ruolo sempre più attivo nel sostenere gli sforzi della comunità internazionale per promuovere la sicurezza alimentare e soluzioni trasformative e innovative per sistemi alimentari sostenibili ed efficienti in tutto il mondo. In quanto una delle culture alimentari più antiche e influenti del mondo, intendiamo fare la nostra parte nell’affrontare una delle sfide chiave per il raggiungimento dell’Agenda 2030”.
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