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DAL “CIBUS MARKET CHECK” AL “CIBUS GLOBAL FORUM” FINO AL “THAIFEX, WORLD OF FOOD”, ECCO IL TOUR ON THE ROAD ASPETTANDO “CIBUS 2014”, IL SALONE DELL’ALIMENTAZIONE (PARMA, 5/8 MAGGIO 2014) PRESENTATO DA FIERE DI PARMA E FEDERALIMENTARE A PARIGI

Dal convegno con focus sull’Association of Southeast Asian Nations (Asean) e Sud Est asiatico al “Cibus Market Check” in Russia, Thailandia, Brasile, Stati Uniti e Cina, dal “Cibus Global Forum” fino al “Thaifex, World of Food”: ecco il tour on the road in attesa di “Cibus 2014”, il salone internazionale dell’alimentazione di scena a Parma dal 5 all’8 maggio 2014, presentato da Fiere di Parma e Federalimentare al “Sial-Salon International de l’Agroalimentaire” di Parigi (info: www.cibus.it).

Ecco allora gli appuntamenti in vista dell’edizione n.17 di “Cibus”: si parte con il convegno con focus su Asean e Sud Est asiatico, area che rappresenta un potenziale di business per il food made in Italy, il 23 novembre a Fiere di Parma. Da febbraio a novembre 2013 è possibile poi partecipare alle “missioni” che consentiranno di incontrare buyers e visionare in un modo analitico e innovativo i punti vendita di Russia, Thailandia, Brasile, Stati Uniti d’America, Cina, per meglio comprendere le richieste dei retailer e dei consumatori con “Cibus Market Check”, roadmap internazionale di formazione managerial. Dal 16 al 17 maggio 2013, invece, è tempo del “Cibus Global Forum”, il convegno internazionale a Parma sul futuro dell’alimentare e sul contributo del modello italiano in un incontro ad alto livello tra operatori economici e rappresentanti istituzionali nazionali ed esteri, dove saranno analizzati i più importanti modelli alimentari del mondo e la loro funzione all’interno di sistemi paese: i benefici sociali, economici, ambientali e generazionali e saranno delineati possibili scenari di sviluppo, anche in vista di Expo 2015 e della revisione dei programmi comunitari e internazionali 2014. Per finire dal 22 al 26 maggio 2013 è di scena a Bangkok il “Thaifex, World of Food”, la kermesse alimentare Thailandese, vetrina d’interesse per tutti i mercati asiatici, dove la fiera alimentare tedesca “Anuga” e “Cibus” organizzano assieme la prima partecipazione collettiva ufficiale di aziende alimentari italiane.

“La nostra attività culmina nel momento espositivo - precisa Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma - ma nasce e si sviluppa nel supporto delle relazioni di lungo periodo che l’industria alimentare italiana ha imparato a trattenere con i diversi universi di relazione nei vari mercati e assume forme diverse: dagli educational alle visite guidate delle reti distributive dei mercati esteri più interessanti; dall’aggiornamento delle banche dati agli eventi overseas in collaborazione con “Anuga” (il più grande appuntamento mondiale dell’alimentare, a Colonia in Germania, ndr). Il nostro dovere non è utilizzare le risorse dei nostri clienti per replicare o acquisire fiere all’estero, ma capitalizzare insieme ad essi la nostra reputazione e la collaborazione con gli stake holders per cogliere rapidamente le migliori opportunità di marketing collettivo, tra cui le fiere leader nei vari mercati obiettivo”.

“L’attenzione alle esigenze dei mercati è molto gradita dall’industria alimentare italiana - sottolinea Daniele Rossi, direttore generale di Federalimentare - tanto che un sondaggio svolto tra le 2.300 aziende espositrici di “Cibus 2012” ha confermato l’alto grado di soddisfazione: l’80% degli intervistati si è detto molto soddisfatto e il 10% soddisfatto. Il nostro obiettivo è quello di fornire, assieme all’Ice, la massima assistenza alle aziende italiane, presentandole ed accompagnandole nelle più importanti fiere internazionali”.

Focus - A “Cibus Tec Industry” il convegno “Si può vivere senza ossigeno? I salumi pre-affettati tra aspetti tecnologici e novità normative” (Parma, 9 novembre)

“Si può vivere senza ossigeno? I salumi pre-affettati tra aspetti tecnologici e novità normative”: ecco il convegno di scena a Parma al “Cibus Tec Industry” il 9 novembre, promosso da Assica, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, in collaborazione con Camera di Commercio di Parma e Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, sui salumi pre-affettati e su tutto il loro mondo, dall’etichetta alla vaschetta.

Il mercato di questi prodotti, spiega Assica, conosce, infatti, da diversi anni una continua espansione sia sul mercato interno sia su quello estero. Superata la modalità di confezionamento sotto vuoto (che penalizzava i prodotti, diminuendone fortemente la qualità percepita dai consumatori) l’industria si è orientata verso l’impiego di vaschette in materiale plastico e verso il confezionamento in atmosfera protettiva (ovvero senza ossigeno).

In Italia, sottolinea Assica, nel 2011 hanno superato, in quantità, l’8% di tutti gli acquisti domestici di salumi (in valore valgono quasi il doppio), con tassi di crescita 10 volte superiori rispetto alla categoria generale. Crescita oggi solo in parte rallentata dalla crisi economica. Ma è all’estero che “le vaschette” si sono rivelate strategiche per il settore. Questi prodotti, infatti, uniscono praticità di gestione per il punto vendita (superando le difficoltà alla preparazione dei banconisti), alti livelli di servizio per il consumatore, durabilità del prodotto senza che ciò vada a scapito della qualità. E soprattutto intercettano finalmente i layout di vendita delle principali catene europee e americane, nelle quali il banco servito è ridotto a piccoli angoli gourmet (che non generano grandi volumi di vendita) e dove la gran parte delle vendite sono realizzate tramite scaffali (anche refrigerati) take away. I lusinghieri tassi di crescita a due cifre che l’export italiano dei salumi ha sperimentato negli ultimi anni dipende, anche, da questi prodotti. Ma come sempre avviene, conclude l’associazione, il comparto deve continuare a innovare e a guardare al futuro: alle tecniche produttive che esaltino la qualità dei salumi in vaschetta, ai nuovi, più o meno futuribili, materiali di confezionamento, alle norme che sovraintenderanno le indicazioni in etichetta e quindi il marketing che le imprese potranno fare tramite i salumi pre-affettati.

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