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Dal contrasto al consumo di bevande zuccherate con la “sugar tax” alla domanda crescente di informazioni in etichetta ecco i “5 Global Food Trends to Watch in 2017” per National Geographic. Un anno di svolta, dalla lotta agli sprechi all’avanzata veg

Non Solo Vino
I “5 Global Food Trends to Watch in 2017” per National Geographic

Dalla lotta al consumo di bevande zuccherate per ridurre il rischio di obesità, diabete ed infertilità - lo raccomanda anche l’Oms, tassare le bibite zuccherate può abbassarne il consumo, e solo nell’ultimo anno, dagli Usa alla Francia, dall’Uk al Cile, dal Sudafrica al Belgio, dall’Ungheria, alla Finlandia, sono molti i Paesi del mondo che hanno introdotto o lo faranno da qui al 2018 la discussa “sugar tax” - alla battaglia per avere maggiori informazioni in etichetta, sull’onda di una richiesta crescente da parte dei consumatori, attenti come mai prima a ciò che mangiano e a come viene prodotto, preoccupati soprattutto dall’aumento di cibi Ogm, tanto da chiederne il divieto nei propri Paesi, il 2017 sarà un anno di svolta per il futuro del cibo. Tra studi e ricerche e realtà quotidiana, a dirlo è il “National Geographic”, la rivista scientifica e non solo più famosa al mondo (tradotta in oltre 30 lingue, e con più di 50 milioni di lettori al mese) che ha messo in fila i “5 Global Food Trends to Watch in 2017”.

Un anno davvero “battagliero”, che sarà caratterzzato anche dalla crescente lotta allo spreco mondiale di cibo, lontano ormai dall’essere solo un problema di nicchia, tanto che da una parte all’altra dell’oceano, con l’aumentare delle campagne di sensibilizzazione, sia gli Usa che l’Ue hanno inserito la riduzione dei rifiuti alimentari tra i propri obiettivi futuri (dopo la Francia, prima in Europa, anche l’Italia ha approvato nel 2016 la sua Legge antispreco, ndr). Ed è questa la questione attorno al cibo più calda del nuovo anno, visto che, il contrasto al “food waste” accomuna i food trends 2017 secondo le più autorevoli voci dell’opinione pubblica internazionale, da “Forbes” a “The Telegraph”, dalla “Bbc” a “Bloomberg”. >
Ma tra healty e organic food (cibo sano e organico), prodotti artigianali, tecniche di cottura che riducono grassi e calorie oltre che eco-friendly, bevande dal minore grado alcolico o alcol free, menu con piatti sempre più fusion amati dai Millennials - quelli d’oltreconfine attratti dalla cucina italiana secondo “The Telegraph” - e condivisi su web e social network, dove spopolano anche i food youtubers, non è questo l’unica tendenza del nuovo anno a mettere daccordo tutti: la “profezia” che nel 2050 saremo tutti vegetariani ha solide radici nella richiesta crescente di piatti con protagoniste verdure & Co. (solo nell’ultimo anno su Pinterest, riporta “Forbes”, la parola verdure nella ricerca di comfort food è aumentata del +336%, contro il 69% delle lasagne, il 55% dei maccheroni e il 50% dello Stroganoff), “coltivata” anche dai locali per attrarre nuovi clienti, secondo “The Fork”, la piattaforma di prenotazione di TripAdvisor, che ha messo sotto osservazione i social network per capire quali siano i prossimi trend e quali le prossime abitudini di consumo.
L’altra key word che accomuna il 2017 del cibo è l’innovazione tecnologica per migliorarne la produzione, renderne la preparazione più facile, ma anche la reperibilità - se solo si pensa al boom di take away e food delivery - con un occhio alla sostenibilità ambientale e l’altro alle nuove tendenze alimentari. Infine, da non sottovalutare, secondo il “National Geographic”, l’effetto Trump, controcorrente, visto che il neo eletto Presidente Usa è notoriamente amante del fast food, “nazionalista” convinto, contrario a politiche di sicurezza alimentare ed ambientali.

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