“Dal farm hospital all’agriasilo, dall’imprenditore broker sui future market dei vini di qualità a quello ranger contro gli incendi dei parchi e delle aree protette, dall’azienda che si trasforma in fattoria didattica per i bambini a quella che diventa un farmer market per la vendita di prodotti di qualità, sono alcune delle nuove idee che vedono impegnate le imprese che si dedicano all’agricoltura che resta l’attività economica più diffusa in Italia dopo il commercio”: emerge da una indagine della Coldiretti presentata all’Assemblea nazionale della principale organizzazione degli imprenditori agricoli dalla quale si evidenziano numerosi esempi di creatività ed innovazione che hanno aiutato la crescita qualitativa del settore.
L’agriturismo sostiene la Coldiretti - ha aperto una strada che ha portato all’allargamento dei confini dell’attività agricola che è stato codificato a livello normativo dalla legge di orientamento (Decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228), che insieme alla riforma della politica agricola comunitaria, ha saputo sostenere in pochi anni le esigenze di cambiamento delle imprese per rispondere alle domande della società civile.
Oggi in Italia su un milione di imprese agricole censite dalle Camere di Commercio circa centomila non si limitano a coltivare ed a allevare animali ma - riferisce la Coldiretti - vendono direttamente in azienda le proprie produzioni mentre sono oltre tredicimila le aziende in grado di fornire alloggio o ristorazione attraverso l’attività agriturismo. Non mancano esempi di aziende diventate gelaterie dove acquistare dell’ottimo ed esclusivo gelato di capra ottenuto dalla mungitura degli animali allevati in azienda o anche sistemi più tecnologici come i distributori automatici di latte appena munto che sono stati installati a decine negli ultimi mesi.
Se sono oltre centomila i bambini che nell'anno scolastico 2004 hanno frequentato le aziende agricole della Coldiretti trasformate in fattorie didattiche per far conoscere i cicli della natura, recentemente nelle campagne italiane sono nati anche i Farm Hospital spesso convenzionati con centri di recupero, strutture per la terza età, carceri e istituzioni sanitarie che riconoscono gli effetti positivi di un periodo di vacanza e di cura in una azienda agricola che, con le sue molteplici attività, offre attraverso pratiche quali l’ortoterapia e la cura degli animali stimoli nuovi soprattutto a soggetti particolari quali gli anziani, i diversamente abili e le persone che devono recuperare la piena forma fisica o psicologica dopo periodi di malattia.
E ancora - continua la Coldiretti - è nato anche il primo agriasilo che ospita i bambini da 5 mesi a tre anni che possono crescere a contatto con i cicli della natura osservando le stagioni, i profumi e svolgendo attività manuali, utilizzando esclusivamente prodotti naturali, mentre sono oramai quattocentomila, di cinquanta diverse razze, le mucche, le pecore ed i maiali in via di estinzione salvati dagli allevatori impegnati nella salvaguardia della biodiversità a sostegno dell’Unione Europea.
Una funzione di pubblica utilità sulla quale investono centinaia di imprenditori agricoli che vengono mobilitati durante l’inverno per mantenere pulite le strade dalla neve e dal ghiaccio grazie a trattori utilizzati come spalaneve e a spandiconcime adattati a spargisale e che potrebbe essere ulteriormente incentivata da un maggiore coinvolgimento anche nell’opera di prevenzione nei confronti degli incendi. Sono ancora troppo pochi - sostiene la Coldiretti - i Comuni che nell’opera di prevenzione dagli incendi coinvolgono gli imprenditori agricoli che potrebbero, all'occorrenza, trasformarsi in vere e proprie squadre antincendio mettendo a disposizione delle amministrazioni pubbliche, nella lotta contro il fuoco, i mezzi, le attrezzature e le professionalità, utilizzate per i normali lavori agricoli.
Un obiettivo che - conclude la Coldiretti - nei parchi e nelle aree protette (che coprono quasi il dieci per cento del territorio nazionale) sarà più facile da raggiungere grazie all’azione di “agricoltori ranger” la cui presenza è incentivata da un documento firmato da Coldiretti, Legambiente e Federparchi che prevede in queste aree “la massima diffusione dei contratti territoriali per rafforzare la vocazione multifunzionale delle imprese agricole nell’esercizio dei compiti di tutela ambientale”.
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