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DAL MIELE DELLA GIUNGLA AFRICANA A QUELLO DI FIUME DEL VIETNAM, I PIÚ RARI E PREZIOSI MIELI DI TUTTO IL MONDO SI TROVANO A TERRA MADRE (TORINO, 23-27 OTTOBRE), DOVE SABATO SI TERRANNO GLI “STATI GENERALI” DELL’APICOLTURA MONDIALE

Dall’affascinante miele di giungla africana a quello di fiume del Vietnam, dal miele di algarrobo, tipica pianta argentina, a quello di rododendro, varietà che si raccoglie sulle Alpi, i più rari e preziosi mieli di tutto il mondo si incontrano a Terra Madre, l’evento di Slow Food che riunisce dal 23 al 27 ottobre le comunità mondiali del cibo, dove sabato si terranno gli “Stati Generali” dell’apicoltura mondiale. Riuniti intorno ad un grande tavolo si incontreranno centinaia di apicoltori in rappresentanza di tutti i Paesi del mondo, per elaborare insieme un manifesto della qualità per un miele “buono, pulito e giusto”. Ogni delegazione porterà con sé un dolce bagaglio, dal Brasile come dall’Equador, dall’India come dal Marocco. Ovviamente saranno presenti anche i mieli d’Italia, il Paese che detiene il primato per varietà di tipi prodotti: nelle nostre regioni se ne producono infatti decine da specie vegetali diverse.

“Le api - spiega Francesco Panella, presidente dell’Unione Nazionale degli Apicoltori Italiani – sono ormai considerati in tutto il mondo dei veri e propri indicatori ambientali. Esse infatti perlustrano quotidianamente immensi territori, effettuano miliardi di prelievi di nettare, polline, acqua, propoli e non hanno difesa dalle contaminazioni chimiche. Sono un magnifico indicatore di eco-tossicità e ciò che oggi ci segnalano dovrebbe essere colto con grande preoccupazione per la sopravvivenza delle generazioni future, se non addirittura per la nostra vita”.

Le api sono inoltre indispensabili in agricoltura. Basti pensare infatti che oltre un terzo delle coltivazioni da cui dipende la nostra alimentazione sono impollinate attraverso il lavoro delle api: mele, pere, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia e girasole, come pure la grande maggioranza delle colture orticole da seme, come l’aglio, la carota, i cavoli e la cipolla. Ma le api sono utili anche per la produzione di carne, grazie all’azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture foraggere da seme come l’erba medica e il trifoglio, fondamentali per i prati destinati agli animali da allevamento.

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