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CIBO E SOCIETÀ

Dal pranzo alla guida per i più poveri: le iniziative della Comunità di Sant’Egidio per Natale

Il presidente, Marco Impagliazzo: “cresce il senso di solidarietà ma aumentano le persone in stato di povertà assoluta”
CIBO, POVERI, SANT'EGIDIO, Non Solo Vino
Tavoli apparecchiati in un pranzo di Natale (ph: Facebook Sant’Egidio)

Una tavola imbandita ma soprattutto condivisa e quindi il tradizionale invito “A Natale aggiungi un posto a tavola”, claim ispirato al noto musical di Garinei e Giovannini e proposto dalla Comunità di Sant’Egidio, con il tradizionale pranzo per i più poveri organizzato ogni anno il 25 dicembre e per il quale torna a lanciare un appello di sostegno, donando al numero 45586 da sms con telefono cellulare (2 euro) o con chiamata da telefono fisso (5 o 10 euro). Nella conferenza a Roma, Oggi, il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, ha presentato anche l’edizione 2024 della guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi” (280 pagine, “ricche di indirizzi per aiutare chi ha bisogno”) destinata alle persone senzatetto e, in generale, in condizione di povertà abitativa.
“Natale - ha osservato Marco Impagliazzo - deve essere festa per tutti. Alla nostra iniziativa abbiamo dato un titolo significativo per rivolgerci ad un’Italia che non lasci indietro nessuno, è la nostra ambizione e il nostro sogno”. E sulla guida, definita come “una guida all’accoglienza di chi vive per strada” a Roma ma che “uscirà anche per altre città”. Uno scenario, quello legato alla povertà, in cui convivono luci ed ombre. “Il senso di solidarietà cresce tra i cittadini - prosegue il presidente di Sant’Egidio - e questa è una buona notizia ma c’è anche la cattiva notizia, certificata dai dati Istat e Censis, dell’aumento delle persone in stato di povertà assoluta, siamo arrivati a 5,3 milioni
, il 10% della popolazione italiana, con un aumento dello 0,5% sull’anno precedente, che significa migliaia di persone in più in stato di povertà”. E quando si parla di povertà, il presidente della Comunità sottolinea come ci siano vari tipi di povertà.
Senz’altro la “Povertà della strada” che riguarda i senza tetto o le persone con alloggi precari. A questo proposito il presidente Impagliazzo rileva che “sono 3.000 le persone per strada a Roma e quindi è un problema affrontabile a cui Sant’Egidio già sta dando risposte con l’iniziativa “Housing First”, iniziativa di sostegno all’affitto in coabitazione per togliere dalla strada le persone e restituire loro autonomia”. Ma c’è anche la povertà minorile, aggiunge Impagliazzo, “con un 1,3 milioni di minorenni in povertà. Poi c’è la povertà educativa con il problema del significativo abbandono e dispersione scolastica che affligge il nostro Paese e c’è anche la povertà sanitaria, con 2 milioni di italiani che rimandano visite ed esami clinici perché non se lo possono permettere”.
Il presidente di Sant’Egidio ha anche una proposta da fare alle istituzioni che è quella di utilizzare parte dei 3 miliardi di euro destinati dal Pnrr alle opere per il Giubileo a Roma in favore della fascia di popolazione che vive in povertà assoluta, “creando un fondo di sostegno alle locazioni. Ricordiamolo - sottolinea Impagliazzo - il Giubileo ha anche questa prospettiva religiosa e spirituale. E poi servono sinergie tra enti locali, istituzioni e associazioni varie e proprietari di immobili per sfruttare l’enorme patrimonio immobiliare non occupato. Si potrebbero lanciare campagne di affitto calmierato sostenute da un apposito fondo. L’obiettivo - conclude Impagliazzo - è quello di un’Italia che non lasci indietro nessuno, Sant’Egidio fa la sua parte e non solo a Natale”. Il presidente Impagliazzo ha rivolto un ringraziamento speciale alla Figc e all’allenatore azzurro Luciano Spalletti per il sostegno dato alla campagna di Natale e ha ricordato anche il contributo alla campagna natalizia di Sant’Egidio che arriva da colossi della gdo come Todis e Gros. Quest’ultima catena di supermarket renderà più dolce il Natale ai poveri donando un significativo quantitativo di panettoni.
Intanto sono usciti i dati Istat: sulla base dei dati del Fondo per l’Aiuto Europeo agli Indigenti (Fead), e, secondo l’analisi Coldiretti, in Italia ci sono oltre 630.000 bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno avuto addirittura bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare a causa di situazioni di povertà. Si tratta di quasi “un quinto del totale dei 3,1 milioni di persone assistite tra i quali ci sono anche 356.000 anziani sopra i 65 anni. Dagli omogenizzati, al latte, dai biscotti per l’infanzia alle merendine sono alcuni dei prodotti donati specificamente per soddisfare le esigenze dei minori. Contro la povertà è cresciuta anche la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della spesa sospesa dei mercati contadini di Campagna Amica grazie alla quale sono stati raccolti oltre 9 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi”.

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