DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE ANCHE NELLA PROMOZIONE. UNA NUOVA STRATEGIA DI MARKETING NELLA QUALE È CHI PRODUCE A PARLARE DIRETTAMENTE AL CONSUMATORE

La faccia è simpatica ma la dizione è un po’ incerta, ti accorgi subito che i protagonisti di quegli spot non sono veri attori. Poi lo capisci. Non si tratta di una rappresentazione televisiva, sono proprio loro, i titolari delle aziende dei prodotti pubblicizzati. Dal 1963, quando Nico Ciccarelli mostrava il suo dentifricio su Carosello, non ce ne sono stati molti però. Oggi vediamo Ennio Doris che promuove la sua banca o Gian Pietro Beghelli che reclamizza i suoi sistemi di sicurezza. Ma il campo più promettente è certamente quello dell’alimentare.
Chi non ha impresso in mente i volti di Francesco Amadori e Giovanni Rana? Bene, oggi anche la famiglia Farchioni, storica produttrice umbra di olio d’oliva e da alcuni anni anche di Sagrantino di Montefalco - eccellenza del territorio perugino - con l’azienda Terre de la Custodia, ha scelto la politica commerciale dell’approccio diretto con il consumatore. E così tutta l’Italia ha potuto vedere i proprietari dell’azienda “passarsi l’olio” a vicenda. Gli amanti del sensazionale continueranno a preferire le pubblicità con i vari George Clooney o Gérard Depardieu, una tecnica “hollywoodiana” nella quale il prodotto passa quasi in secondo piano.
Imprenditori come i Farchioni, Amadori e Rana, invece, fanno una scelta che non è autarchica, ma strategica: mostrarsi in prima persona, parlare direttamente al consumatore, dirgli “questo è il mio prodotto, e a garanzia ci metto la mia faccia”. Strategia che va oltre ogni marchio di qualità. Perché un marchio è una sigla fredda, che colpisce l’acquirente più scettico con minor efficacia rispetto ad una promozione in prima persona, dove chi vende si mette in gioco senza nascondersi dietro effetti abbaglianti. Un marketing diverso. E certo convincente.