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DAL VEGLIONE ALLE VACANZE ARRIVANO I “TAGLI” DI CAPODANNO: L’86% SCEGLIE LE MURA DOMESTICHE, 3 MILIONI IN PIU’ RISPETTO AL 2010 CON UNA SPESA MEDIA IN CALO DEL 12%, MAI STATA COSI’ BASSA DAL 2003. PAROLA DELL’INDAGINE COLDIRETTI/SWG

San Silvestro all’insegna dell’evasione e del divertimento? La crisi spegne i festeggiamenti per il nuovo anno. Dal veglione alle vacanze arrivano i “tagli” di Capodanno: l’86% sceglie le mura domestiche, 3 milioni in più rispetto al 2010, con il crollo dal 7% dell’anno passato al 2% della percentuale di italiani che sceglierà il ristorante, e con la spesa per il veglione che scende del 12% sul 2010, mai stata così bassa dal 2003, mentre solo il 6% partirà per Capodanno a fronte del 10% del 2010. Parola dell’indagine Coldiretti/Swg.

Quest’anno San Silvestro sarà occasione per tagliare le spese: l’86% degli italiani, dice l’indagine Coldiretti/Swg, celebrerà il nuovo anno a casa. Sono 3 milioni in più rispetto al 2010 (+7%), ed è il dato più alto negli ultimi cinque anni: nel 2007, allo scoppio della crisi, rimasero fra le mura domestiche l’83% delle persone, il 4% in meno di questo Capodanno. Il “taglio” comincerà dal veglione: in totale gli italiani spenderanno 2,4 miliardi per celebrare il nuovo anno, ben 328 milioni in meno sul 2010. Circa 6 italiani su 10, prosegue l’indagine Coldiretti/Swg, spenderanno meno di 75 euro ciascuno, trascinando la spesa media a quota 92 euro, il 12% in meno dello scorso anno. Anche questo è un record: dal 2003 ad oggi non era mai stata così bassa. Crollano dal 7% al 2%, invece, gli italiani che sceglieranno di cenare al ristorante, e diminuiscono anche le persone che vogliono festeggiare la fine dell’anno in discoteca: nel 2010 erano il 2%, quest’anno la metà. Rimangono stabili, al 4%, coloro che non faranno alcun festeggiamento per Capodanno perché in difficoltà economica.

Si riduce la quota di cittadini italiani che mette in conto una vacanza tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio del 2012: si passa dal 21% del 2010 al 17% di quest’anno. Nello specifico, secondo l’indagine, partiranno per Capodanno solo il 6% degli intervistati, contro il 10% dello scorso anno. Scende dal 5% al 4% la percentuale di italiani che andranno in vacanza in Italia, mentre raddoppia, dall’1% al 2%, la quota di chi sceglie come destinazione l’Europa. A rinunciare alla vacanza sono specialmente le fasce professionali più basse e le famiglie più numerose, dato che può essere facilmente interpretato nel momento in cui si identifica come principale motivo di rinuncia alla vacanza la difficoltà finanziaria, probabilmente collegata alla congiuntura economica negativa che ha caratterizzato l’Italia negli ultimi anni. Al calo dei viaggi, conclude l’indagine Coldiretti/Swg, consegue la diminuzione delle prenotazioni, stimata tra il 23% e il 28%, con una flessione sia per il lungo raggio che per il medio.

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