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DALL’ITALIA ALL’EUROPA, TUTTI CONTRO LO SPRECO DI CIBO, CHE È ANCHE SPRECO DI RISORSE E DI SOLDI. NEL BELPAESE TORNA “LAST MINUTE MARKET” CHE, NEL 2013, PUNTA “ALL’UTOPIA DEI RIFIUTI ZERO”. E IL 2014 POTREBBE ESSERE ANNO EUROPEO CONTRO LO SPRECO

Dall’Italia all’Europa, tutti contro lo spreco di cibo, che è anche spreco di risorse e di soldi. E così, dopo il cibo, l’acqua e l’energia il nuovo anno contro lo spreco punta all’utopia dei rifiuti zero. “Spreco Zero” è il tema dell’edizione 2013 della campagna europea di Last Minute Market, progetto creato dal professor Andrea Segré all’università di Bologna. Tra i tanti appuntamenti previsti, il 20 maggio a Padova 1.000 sindaci italiani ed europei firmeranno per ridurre gli sprechi alla presenza del Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato (ad oggi la Carta è stata già firmata da 500 sindaci di tutta Italia, tra cui Pisapia per Milano, Fassino per Torino, De Magistris per Napoli, Merola per Bologna, Zanonato per Padova e Cosolini per Trieste.

“Quella dello spreco zero - ha detto Andrea Segré, presidente di Last Minute Market - è un’utopia. Un orizzonte verso cui andare. Quando non ci saranno più sprechi, il Last Minute Market chiuderà, faremo qualcos’altro. Quella è la direzione verso cui andare, tanto più in un momento di crisi”. Crisi che, paradossalmente, non sta facendo diminuire gli sprechi, anzi: i minori consumi, spesso, si traducono in un numero maggiore di prodotti che si disperdono - non venduti - lungo la filiera, dai campi agli scaffali dei supermercati. Eppure, non è lungo la filiera che si hanno gli sprechi maggiori, ma dentro le mura domestiche. Il 42% del totale, infatti, si produce in casa (il 25% della spesa alimentare in peso) e almeno il 60% di questo spreco potrebbe essere evitato. In Italia, secondo i dati dell’osservatorio Waste watcher (che presto verranno ampliati grazie alla collaborazione con Swg) lo spreco alimentare rappresenta l’1,19% del Pil. Di questi, “solo” lo 0,23% è perso lungo la filiera. Proprio per sensibilizzare alla buone pratiche contro gli sprechi, è in uscita per Marsilio il nuovo libro di Segré, “Vivere a spreco zero”. Partner dell’iniziativa, Unicredit.

“Un’iniziativa nel quale l’istituto di credito si riconosce - ha detto Luca Lorenzi, Deputy regional manager Centro-Nord Unicredit - siamo in prima fila sul tema del risparmio. Per questo il nostro è un sostegno non casuale e non episodico. In questa logica, presenteremo il 5 giugno il libro di Segré, nella nostra filiale a impatto zero a Reggio-Emilia”.

Ma se questo accade in Italia, anche in Europa il tema della lotta allo spreco. Tanto che il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo de Castro, ha proposto che il 2014 sia “l’anno europeo contro lo spreco”.

De Castro si è rivolto nelle scorse settimane ai commissari Ue Dacian Ciolos (Agricoltura), Tonio Borg (Salute) e Janez Potocnik (Ambiente) per sostenere la richiesta della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. “Nella risposta - ha evidenziato De Castro - i commissari hanno ribadito l’impegno della Commissione Ue e hanno confermato che la nostra richiesta sarà presa in esame. Un primo importante segnale per affrontare il tema del “food waste”, oggi centrale nella ridefinizione delle pratiche di sostenibilità richieste dal nuovo scenario globale di scarsità di risorse alimentari ormai prossimo. Per questa ragione, la volontà del Parlamento europeo é quella di dar vita a una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini europei con l’obiettivo di ottimizzare il ciclo di recupero delle eccedenze e ridurre in maniera significativa gli sprechi, creando un sistema virtuoso che possa coadiuvare il sostegno agli indigenti”.

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