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DALL’UTILIZZO DEL FONDO EUROPEO PER LA PESCA, ALLE LIMITAZIONI “INDIVIDUALI” DELL’ATTIVITA’ NEL MEDITERRANEO, FINO AGLI INTERVENTI SULLA FASCIA COSTIERA: ECCO I PUNTI PER IL SETTORE CHE IL MINISTRO ROMANO HA PORTATO ALL’ATTENZIONE DI BRUXELLES

Dall’utilizzo del Fondo europeo per la pesca (Fep) per evitare di perdere risorse alla proroga del fermo di pesca; dalle limitazioni “individuali” dell’attività nel Mediterraneo agli interventi sulla fascia costiera: sono questi i punti forti che, a Bruxelles, il Ministro per le Politiche Agricole, Saverio Romano, ha portato all’attenzione della commissaria europea responsabile per il settore, Maria Damanaki.

Romano non nasconde che l’Italia rischia di perdere risorse per il prossimo futuro “quando la coperta si fa corta c’è sempre il rischio che qualcuno resti con i piedi scoperti. Stiamo apprezzando il lavoro della commissaria per una migliore tutela del sistema eco-marino, non solo per il ritorno che questo ha sull’ambiente ma anche sull’attività di pesca, in quanto c’è la necessità di preservare questo bene straordinario che è stato fin troppo sfruttato”.

“Proprio per lottare contro un eccessivo sfruttamento in Italia - prosegue il Ministro - ci stiamo muovendo verso un fermo biologico di qualche settimana in più rispetto a quello che è stato concesso in passato. Vi è però l’esigenza - aggiunge - di andare incontro, sotto il profilo sociale, a una categoria che soffre e che ha necessità, intanto di sopravvivere, e poi di poter ritornare a utilizzare la risorsa del mare come fonte di sopravvivenza”.

“Al pari di Damanaki siamo convinti - prosegue Romano - che c’è la necessità di limitare gli stock, abbiamo però qualche perplessità sul fatto che nel Mediterraneo ci possano essere delle limitazioni cosiddette individuali. E questo anche per la diversità della tipologia di pesca del Mediterraneo. L’Italia chiede un’attenzione sulla commissione generale per la pesca del Mediterraneo di cui l’Esecutivo Ue fa parte, e alla cui guida è stato eletto un presidente italiano, Stefano Cataudella. L’idea italiana è portare avanti interventi strutturali, dalla possibilità di mettere a riposo le nostre coste - dice il ministro - e allo stesso tempo bonificarle. Lo stesso intervento di pulizia dei fondali, che vogliamo utilizzare da quest’anno, serve anche a favorire la riproduzione. La pesca - conclude Romano - deve essere vista dall’opinione pubblica, non come un comparto che sfrutta il mare, ma un settore che lo tutela”.

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