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LA CURIOSITÀ

Dall’aviazione alla vigna: il “volo” di Stefano Sorlini, alla guida di Metinella, a Montepulciano

Il business di famiglia è l’aviazione civile e militare, ma la passione per il vino l’ha portato ad investire nella terra del Vino Nobile

Il mondo del vino affascina, andar per territori e cantine è ormai un fenomeno di massa, ma l’appeal che ha essere produttore è ancora più alto. E non è raro, infatti, che a darsi alla produzione di vino, magari in territori blasonati ed importanti, siano, sempre più speso, imprenditori che arrivano da altri settori.
È la storia, tra gli altri, di Stefano Sorlini, la cui famiglia guida la Luciano Sorlini Spa, azienda bresciana il cui core business è l’aviazione civile e miliare. Sorlini, che dal padre Luciano ha ereditato anche la passione per l’arte (alla famiglia famiglia Sorlini fanno capo anche la Fondazione Luciano Sorlini di Calvagese della Riviera , che nella primavera 2018 ha aperto il Martes - Museo d’arte Sorlini, dove sono esposti oltre 180 dipinti di artisti veneti e lombardi, con prevalenza al Settecento veneziano, raccolti in oltre sessant’anni di ricerche), ed ha investito, qualche anno fa, nel vino di Toscana, nella Montepulciano, perla del Rinascimento e patria del Vino Nobile, con l’acquisizione della tenuta Metinella, 22,5 ettari di terreno, di 21 vitati, con un investimento di 10 milioni di euro.
Nata dalla fusione di due realtà vicine, Metinella, sotto impulso di Sorlini, ha vissuto da subito una ristrutturazione importante in vigna ed in cantina, concentrandosi su pochi vini, Nobile in primis, e poche varietà, prevalentemente autoctone, come Sangiovese, Mammolo, Colorino, Canaiolo, ma non solo, e scommettendo anche su ristorazione ed enoturismo, con un agriturismo.
“Montepulciano è una terra straordinariamente vocata alla viticoltura, un ambiente unico, un luogo di antica e gloriosa tradizione nella produzione vinicola verso cui nutriamo un grande rispetto e un grande amore - racconta Stefano Sorlini - perciò abbiamo scelto di lavorare nel completo rispetto della natura, escludendo ogni forzatura e l’utilizzo di prodotti chimici. In questi primi anni, ci siamo impegnati moltissimo sia in vigna che in cantina, per ottenere il meglio dalle nostre uve e creare dei vini di spiccata personalità, che esprimano al meglio il terroir”.
Una delle tante belle storie che racconta il mondo del vino, capace come pochi altre settori di attirare investimenti e professionalità da altri settori, e che sarà tra le protagoniste dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, firmata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano (Fortezza Medicea ed Enoliteca, restaurate dai produttori), domani 14 febbraio, con l’assegnazione delle stelle all’annata 2018, ed il debutto dell’annata 2016 (a quattro stelle) e della Riserva 2015 di oltre 50 cantine di Montepulciano che, come scriveva il letterato seicentesco Francesco Redi, “di ogni vino è il re”.

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