02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

DALLE 100 PROPOSTE DELL’UNIVERSITÀ LA SAPIENZA DI ROMA ALLA PRESENZA, “ECUMENICA”, DELLA SANTA SEDE, DALLA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, IN TANDEM CON LA FRANCIA, ALLE ATTESE DELL’IMPRENDITORIA: IDEE, PROPOSTE E TANTO FERMENTO IN VISTA DELL’EXPO 2015

Ormai, manca davvero poco all’Expo 2015 di Milano, e da tanti, diversi mondi, arrivano idee, proposte e speranze, che toccano gli argomenti più disparati, e raccontano di un profondo coinvolgimento di tutto il sistema Paese, pronto a serrare i ranghi ed accantonare le polemiche, per tornare protagonisti in Italia e all’estero. Si va dalle 100 proposte per rispondere alle sfide dei problemi dell’alimentazione, in tutti i suoi aspetti (dalla sostenibilità del modello alimentare e dei sistemi di produzione, ai metodi di trasformazione degli alimenti fino alle ricadute economiche e per la salute), dell’Università La Sapienza di Roma, che sogna per il futuro del Belpaese delle città capaci di riscoprire la propria vocazione verde (e addirittura agricola ...), all’annosa lotta contro la contraffazione alimentare, che tanto danno arreca all’economia italiana, pronta a farsi affiancare dalla Francia per trovare una soluzione definitiva, almeno nelle intenzioni del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, passando per la partecipazione, “ecumenica”, della Santa Sede, che farà convergere tutti i suoi sforzi sulla grande questione della lotta alla fame nel mondo, che riguarda ancora oggi 840 milioni di persone. Senza dimenticare le enormi aspettative del mondo imprenditoriale italiano, ben riassunte dalle parole di Oscar Farinetti, il papà di Eataly: “dall’Expo mi aspetto moltissimo, che arrivi il doppio delle persone che ci immaginiamo. Loro ne aspettano una ventina di milioni, secondo me ne arrivano molte di più”.

Focus - Le proposte dell’Università La Sapienza di Roma
Oltre 100 proposte per rispondere alle sfide dei problemi dell’alimentazione in tutti i suoi aspetti, dalla produzione sostenibile, fino alla sicurezza e la contraffazione: l’Università La Sapienza di Roma si prepara a partecipare a Expo 2015 mettendo in campo il meglio delle sue attività nel settore multidisciplinare dell’alimentazione e promuovendo attività di cooperazione con altri enti e istituzioni. “ È l’occasione per coordinare un piano di attività e ricerche - ha spiegato Angela Santoni, docente di medicina molecolare alla Sapienza - nate da proposte di ricercatori della Sapienza sui temi dell’alimentazione in vista di Expo 2015”. Sono le attività SapiExpo, nelle “giornate Carlo Cannella”, una due giorni per discutere le oltre 100 proposte arrivate dai ricercatori dell’università romana sui temi dell’importante evento che si svolgerà il prossimo anno a Milano e per dare il via a collaborazioni con altri enti e istituzioni, e ricercare finanziamenti europei. “Un grande settore - ha detto Lorenzo Maria Donini, delegato Sapienza per la partecipazione all’Expo 2015 - è quello della sostenibilità del modello alimentare, dai sistemi di produzione, i metodi di trasformazione degli alimenti fino alle ricadute economiche e per la salute. Ci sono infatti problemi come l’obesità, che anche in Italia inizia ad essere impegnativo, oppure la rarefazione dei piccoli punti vendita alimentari o il grande spreco di cibo”. Per rispondere a queste sfide sempre più urgenti, l’Università La Sapienza propone quindi attraverso questi incontri di creare un punto di partenza e aggregazione per i molti attori del settore e iniziare a cercare nuove risposte.
Altra idea della Sapienza, è quella di trasformare le città in campagna, ovvero rendere sane e vivibili metropoli come Roma, Milano e Palermo: un obiettivo che può essere raggiunto sfruttando al meglio le aree verdi, sviluppare agricoltura a chilometro 0 e migliorando i trasporti. L’ambizioso progetto, con la collaborazione di varie istituzioni, tra cui l’Università del Molise, è stato presentato proprio nelle giornate SapiExpo. “Anche nelle grandi metropoli si può vivere bene, mangiare sano e respirare aria pulita come avviene nelle campagne - spiega Carlo Blasi, docente di ecologia vegetale - così da per rispondere ai grandi cambiamenti demografici e alimentari in atto”. Le città continuano a crescere a ritmi molto alti, in tutto il mondo, e diventa sempre più urgente trovare risposte per recuperare la qualità della vita, ambientale e dell’alimentazione che comporta lo sviluppo metropolitano non controllato. “Per questo - ha proseguito Blasi - abbiamo messo insieme per la prima volta economisti, tecnici dell’alimentazione, urbanisti e altri specialisti per analizzare e risolvere i problemi che affliggono le aree metropolitane”. Il progetto, denominato “Eating, city and wellbeing in the metropolitanean areas”, partirà dallo studio di 3 città italiane, Roma, Milano e Palermo per cercare possibili soluzioni che ne possano rivoluzionare la qualità della vita. “Uno di questi aspetti - continua Blasi - è la definizione di un migliore ‘governo’ della filiera agricola, Roma ad esempio ha una grande quantità di terreni agricoli al suo interno che non vengono utilizzati. Questo vorrebbe dire poter aumentare la produzione di cibo a chilometro 0 che ha un impatto ambientale, economico, e sul traffico minore di quello tradizionale”. Sarebbero sufficienti piccoli accorgimenti e nuove politiche del territorio per poter quindi rendere anche le più caotiche delle città italiane in un angolo di campagna e valorizzare gli aspetti positive delle due realtà.

Focus - L’asse Italia-Francia contro la contraffazione alimentare
Per il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, l’Expo 2015 dovrà essere anche “un’occasione per promuovere e intensificare la lotta alle contraffazioni alimentari e la tutela delle indicazioni geografiche protette”, come spiega da Parigi, dove ha incontrato il commissario generale del padiglione francese, Alain Berger, riaffermando l’impegno di Milano e Parigi su questo tema fondamentale, sia in termini economici sia sanitari. “La contraffazione è un danno grave per l’industria agricola italiana - sottolinea Maroni - rappresentano oltre 60 miliardi di euro nel mondo i consumi di prodotti che sembrano italiano ma non lo sono, e c’è un rischio vero per la salute. Su questa battaglia di civiltà Berger ha confermato l’impegno della Francia, ne sono molto lieto”. La speranza della Regione, e del comitato organizzatore di Expo 2015, aggounge, “è che l’alleanza Italia-Francia su questo capitolo importantissimo possa portare a risultati molto importanti e positivi”.
“Sappiamo che in una serie di Paesi del mondo non si ha rispetto per le indicazioni geografiche di origine - aggiunge Berger - bisogna approfittare dell’occasione dell’Expo per avanzare su questa grande causa. C’è un problema economico enorme, ma anche un problema di sanità pubblica, in diverse occasioni si sono già verificati problemi sanitari gravi a causa di contraffazioni alimentari. Conosciamo l’importanza della sicurezza sanitaria a livello alimentare, sappiamo che il cibo non è neutro, e crediamo che anche a livello europeo rafforzare questa lotta sia fondamentale”.

Focus - La presenza, “ecumenica” del padiglione della Santa Sede
Sull’Exp, è intervenuto anche uno degli otto cardinali consiglieri di Papa Francesco, e presidente di Caritas Internationalis, Oscar Rodriguez Maradiaga, Maradiaga, che ha definito l’appuntamento di Milano “una bellissima vetrina della creatività umana”, ribadendo con forza che la Chiesa non può accettare che oltre 840 milioni di persone soffrano la fame. La campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”, lanciata lo scorso 10 dicembre dallo stesso Papa Francesco, terminerà, come annunciato da Maradiaga, con un grande convegno il 19 maggio 2015, proprio durante Expo. Alla campagna mondiale parteciperà ovviamente anche la Caritas italiana in collaborazione con altre realtà ecclesiali (Focsiv, Azione cattolica, Cvx), come ha spiegato su “Popoli”, la rivista missionaria dei gesuiti, il presidente, monsignor Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi. In Italia si e’ deciso di aggiungere una sorta di sottotitolo al nome della campagna: “ È compito nostro”, per sottolineare l’appello alla mobilitazione personale e comunitaria che verrà rivolto a tutte le parrocchie, e che si concentrerà sui temi più tipici del Nord del mondo, come lo spreco alimentare e le nuove povertà.

Focus - Le aspettative del mondo imprenditoriale: Oscar Farinetti
“Dall’Expo mi aspetto moltissimo, che arrivi il doppio delle persone che ci immaginiamo. Loro ne aspettano una ventina di milioni, secondo me ne arrivano molte di più. Le imprese italiane, soprattutto nel mondo, stanno lavorando in questa direzione, c’è una voglia di Italia. Siamo il Paese con il 70% del patrimonio artistico, i più bei paesaggi, il cibo”. Parola di Oscar Farinetti, intervistato da Giovanni Minoli a “Mix24”, su Radio 24. “Siamo nella direzione giusta e noi italiani, verso la fine ha notato che poi ogni volta raddrizziamole situazioni. L’abbiamo già raddrizzato l’Expo, ci stiamo lavorando. Sala - continua Farinetti - è una persona intelligente, sia Carlo Petrini sia il sottoscritto, molto più umilmente, stiamo cercando di aiutarlo”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli