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DALLE BANCHE 20 MILIARDI DI EURO (10 PER INVESTIMENTI, 10 COME ANTICIPO SU CREDITI PUBBLICA AMMINISTRAZIONE) PER LE IMPRESE: È L’ACCORDO TRA ABI E ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI. CONFAGRICOLTURA: “L’AGRICOLTURA PUÒ LIBERARE LE SUE POTENZIALITÀ”

Le banche metteranno a disposizione delle imprese 20 miliardi di euro, 10 per finanziare gli investimenti e altri 10 per dar modo di ottenere un anticipo immediato sui crediti nei confronti della pubblica amministrazione: è il contenuto di due accordi firmati, alla presenza del Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e del viceministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli, tra Abi e associazioni che rappresentano il mondo imprenditoriale, tra cui Confagricoltura. “Un passo importante che fornisce alcune risposte essenziali per il mondo imprenditoriale, compresa la componente agricola. Si va nella direzione giusta per far fronte ai problemi contingenti e programmare la competitività”, ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.

“Questo pacchetto di iniziative - prosegue Guidi - può liberare le potenzialità dell’agricoltura che nella sua veste di componente primaria della filiera agroalimentare garantisce al Paese il 15% del Pil ed una quota di export del 10% che fa del food made in Italy uno dei settori trainanti delle nostre vendite all’estero. E’ determinante la presa d’atto dell’importanza che l’agricoltura riveste nel sistema economico nazionale e che può aumentare grazie all’innovazione e agli investimenti mirati delle sue aziende”.

La creazione di un plafond per incentivare i progetti di investimento si rivela essenziale per le imprese agricole, sottolinea Confagricoltura, che indica fra i fattori di crisi a monte delle difficoltà del settore i problemi di approvvigionamento finanziario di molte imprese. “Si tratta spesso di situazioni contingenti - precisa l’organizzazione degli Imprenditori agricoli - quasi sempre collegate a problematicità nel trovare nelle banche delle risposte adeguate in termini di finanziamenti da destinare agli investimenti aziendali”.

Infatti nel corso dell’ultimo triennio, nonostante la crisi, i prestiti bancari destinati all’agricoltura sono cresciuti più di quelli indirizzati ad altri settori (nel 2009, +3,21% a fronte di una diminuzione del 2,08% degli impieghi globali), +5,45% nel 2010 (+2,88% globali), +6,61% nel 2011 (+3,25% globali). “Però - ricorda Confagricoltura - è cresciuta maggiormente la quota dei prestiti di breve periodo rispetto a quelli di più lunga durata. Con il protocollo odierno ci si augura che si possa riequilibrare la situazione e rilanciare gli investimenti nel settore”.

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