Per 1 italiano su 2 (49%) la birra è ormai parte della quotidianità, mentre il 55% dichiara che è passata dall’essere una bevanda occasionale a prodotto presente in molte situazioni, dal relax in casa alle serate tra amici. Il 59% la considera simbolo di convivialità e condivisione, il 46% la associa al piacere di un momento di relax e benessere, e per 4 italiani su 10 (40%) è espressione di valori ambientali e sostenibili, con una sensibilità più alta tra la Gen Z (46%). Cresce anche l’attenzione alla qualità: per 1 su 3 (35%) la birra rappresenta autenticità e artigianalità. Nei rituali sociali resta protagonista dei ritrovi tra amici (73%), delle feste tradizionali (58%) e degli eventi sportivi (39%) con una presenza costante nei ritrovi familiari (33%) e nelle celebrazioni collettive (32%). A dirlo è un’indagine del Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra condotta da Bva Doxa per l’associazione di riferimento dell’industria birraria italiana, con interviste online Cawi (questionari compilati via web) su un campione di 600 individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Sul fronte delle tendenze emergenti, il fenomeno dei “sober curious”, ovvero la scelta di ridurre o moderare il consumo di alcol, senza eliminarlo del tutto, per motivi legati a benessere, salute e consapevolezza selezionando con maggiore attenzione qualità, gusto e contesto, e iniziative come il Dry January il mese dedicato all’astensione dal consumo di alcol) raccontano una nuova cultura della moderazione: il 23% conosce bene il Dry January, ma l’interesse cresce rapidamente soprattutto tra i più giovani. In particolare, molti scelgono di aderire a questa iniziativa per migliorare la salute (31%), purificarsi dopo gli eccessi delle feste (31%) o ridurre il consumo abituale (29%). Tra chi non lo ha ancora sperimentato, oltre la metà dichiara di star valutando l’idea di provarci in futuro, a testimonianza di come il Dry January stia contribuendo a diffondere una nuova cultura della moderazione, fondata sull’equilibrio e sulla consapevolezza più che sulla rinuncia.
“I dati indicano chiaramente come la birra stia assumendo significati nuovi per tutte le generazioni. Per i più giovani è sempre più una scelta identitaria, legata a qualità, autenticità e moderazione; per gli adulti rimane soprattutto un simbolo di socialità e tradizione, ma con una crescente attenzione all’equilibrio. Allo stesso modo, fenomeni come il Dry January testimoniano una maturazione culturale: non si tratta di rinunciare, ma di scegliere con consapevolezza quando e come bere, trasformando la convivialità in un’esperienza più riflessiva e attenta al benessere”, commenta Ombretta Marconi, direttrice del Cerb, Centro di Eccellenza dell’Università di Perugia. Oltre agli aspetti culturali, Marconi sottolinea come questa evoluzione sia sostenuta da un cambiamento più ampio nella percezione della qualità e dell’innovazione legata alla birra. Ricerca scientifica, processi produttivi avanzati, valorizzazione delle materie prime italiane e approcci sostenibili contribuiscono a rafforzare la fiducia dei consumatori e a rendere la birra un prodotto sempre più in linea con i valori contemporanei, quali responsabilità, trasparenza e attenzione all’ambiente. “La filiera birraria italiana sta vivendo una fase di grande trasformazione: qualità, sostenibilità e innovazione diventano oggi i pilastri che guidano lo sviluppo del settore. La ricerca scientifica, dalla selezione delle materie prime agli studi sui processi produttivi, è fondamentale per costruire una birra capace di raccontare un’Italia moderna, competitiva e responsabile, dove tradizione, territorio e tecnologia dialogano per creare valore economico, sociale e culturale”, aggiunge.
“Queste indicazioni raccontano come la birra continui a evolversi insieme agli italiani, accompagnando i cambiamenti sociali e culturali del Paese - commenta Andrea Bagnolini, dg AssoBirra - oggi la birra non è più solo simbolo di convivialità, ma anche espressione di equilibrio e consapevolezza: dai momenti di festa alle iniziative come il Dry January, emerge un approccio più maturo e responsabile al consumo. È un segnale positivo che ci spinge, come filiera, a continuare a promuovere una cultura del bere fondata su qualità, socialità e moderazione, valorizzando il ruolo della birra come compagna autentica dei momenti che uniscono. La birra si conferma una bevanda capace, pur mantenendo la sua anima democratica e popolare, di arricchirsi di significati nuovi, combinando gusto, qualità e consapevolezza, e riflettendo stili di vita sempre più attenti ed equilibrati. Dalle occasioni di festa alla quotidianità, la birra continua inoltre ad interpretare un linguaggio comune capace di unire generazioni, contesti e momenti diversi, mantenendo intatto il suo valore di spontaneità e convivialità”, conclude.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025


















































































































































































