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DALLE POLITICHE SUGLI INCENTIVI ALLE ENERGIE RINNOVABILI ALL’ARTICOLO 62, DALLA LOTTA CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE AL PESO DELL’ITALIA AGRICOLA IN SEDE EUROPEA: IL BILANCIO DI FINE MANDATO DEL MINISTRO, MARIO CATANIA

Non Solo Vino
Il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania

Già calato nell’arena politica dopo l’ufficializzazione della sua candidatura alla Camera, oggi conferenza stampa di fine legislatura per il Ministro “tecnico” Mario Catania. Tra gli obiettivi realizzati, in questo bilancio finale, quello di cui il Ministro è maggiormente orgoglioso è “la politica sulle energie rinnovabili, che rivendico come un successo pieno nell’attività di Governo. Abbiamo riscritto la politica di selezione, azzerando gli incentivi per il fotovoltaico sui terreni agricoli, andando poi a riscrivere tutto l’impianto basandoci su una filosofia diversa: abbiamo messo al centro il sostegno a quelle che sono le realizzazioni che valorizzano i sottoprodotti dell’agricoltura, mettendo in sordina gli incentivi ai grandi gruppi, che magari lavorano biomasse provenienti dall’estero, e puntando sulle piccole imprese. Una realizzazione che considero piena, è chiaro che il sistema dell’incentivazione è stato totalmente riscritto, azzerando il sistema di sovra costi che c’è stato finora”.

Quindi, Catania rivendica l’intervento sulla filiera dei pagamenti di cui si occupa il discusso articolo 62, perché “dopo le polemiche in fase di attuazione adesso siamo pronti a coglierne i frutti. Stiamo anche riscrivendo le regole di attuazione, che dovranno essere aggiustate e mirate su quelle che sono le esigenze di settore. Lasceremo al futuro Governo un lavoro già impostato per la riscrittura di queste norme. Sono consapevole delle problematiche sorte nella filiera vinicola - spiega ai microfoni di WineNews - ma non fasciamoci la testa prima del dovuto, perché il problema, patologico, di pagamenti eccessivamente lunghi è stato portato all’attenzione del Ministero dagli stessi produttori, per cui il settore può stare tranquillo, abbiamo intenzione di aprire un capitolo a parte per il mondo enoico, che prenda in considerazione i molteplici aspetti di una filiera tanto complessa”.

Un altro aspetto dell’azione di Governo, di cui si è parlato meno, ma che il Ministro rivendica con forza è il “programma indigenti: 100 milioni, insieme alle iniziative caritative, è l’intervento più importante che si fa per i poveri in Italia. Abbiamo un welfare povero per chi appartiene al mercato del lavoro, e che dimentica i “marginali”, le persone costrette a ricorrere alla solidarietà pubblica e privata. Noi abbiamo fatto qualcosa di concreto, distribuendo pasti ad oltre 3 milioni di poveri, e a Bruxelles ho ottenuto rassicurazioni anche per il 2013”. Ed è proprio a Bruxelles che si sono giocate le partite più importanti, “in primis le due vittorie dei negoziati su pacchetto qualità e quote latte. Anche se è bene ricordare che un limite della politica agricola degli ultimi 30 anni in Italia è senza dubbio la mancanza di incisività nelle politiche nazionali, rovesciando troppo spesso le responsabilità dei proprio fallimenti sull’Europa”.

Certo, non era proprio possibile risolvere le mille problematiche e sfaccettature di un settore tanto importante nel giro di un anno, e infatti “ci sono molte cose avviate, da portare in fondo, che mi auguro vengano svolte nel prossimo quadro politico: la prima è il tema della cementificazione dei terreni agricoli, un tema sottovalutato se non rimosso, che noi abbiamo messo sul tavolo con tutta la nostra forza. Un tema che non potrà più passare inosservato, chiunque verrà dopo di me non potrà non tenerne conto. Se avrò modo di avere voce in capitolo per me sarà priorità assoluta. Senza dimenticare gli appuntamenti dei prossimi giorni: il 7 e 8 febbraio si riunisce nuovamente il Consiglio Europeo in cui si decideranno le sorti della Pac 2014-2020. L’ultima riunione si concluse male, in novembre, e tutt’ora non consideriamo adeguata la dotazione per l’agricoltura italiana, allora fu aggiunto un miliardo per lo sviluppo rurale, ma non siamo ancora soddisfatti, vogliamo difendere gli interessi dell’agricoltura nazionale”. E, sempre in termini di Pac, continua il lavoro sulle regole future: “lunedì la Presidenza avvia la parte finale del negoziato, sarà un passaggio importante, dobbiamo trovare le sintonie necessarie a gestire meglio questa fase finale di negoziato”.

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