"Il mondo agricolo continua ad essere danneggiato dalle incursioni dei cinghiali e nulla si sta facendo per arginare il problema". E' la Coldiretti di Pescara a lanciare l'allarme su questa piaga che da anni - secondo l'associazione - "distrugge l'ecosistema naturale, i raccolti, le aziende agricole e perfino le automobili".
"L'assenza di competitori naturali - spiega la Coldiretti - e l'utilizzo di razze non autoctone ha favorito lo sviluppo demografico della selvaggina che, non trovando sufficiente cibo nella propria zona, si sposta verso le aree coltivate causando gravi danni".
Musica rock ad alto volume, ultrasuoni, gabbie, recinzioni, cannoni a salve e squadre di cacciatori non bastano, sempre per la Coldiretti, a difendere colture e centri abitati dall'invasione di orde di cinghiali che, con un peso anche oltre i 150 chili, attraversano i campi seminando panico e arrecando danni alle persone, alle strutture e alle coltivazioni.
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