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LA CURIOSITÀ

D’autore, stellato, da tutta Italia e non solo: il delivery enogastronomico delle feste di fine anno

Dai Cerea a Bottura, da Baronetto a Cracco, dalla Klugmann a Mollica, dalla Ceraudo a Lo Coco, e non solo, decine le idee per l’eccellenza in tavola

Sempre, ma soprattutto nelle feste, concedersi quel “qualcosa in più” a tavola, è più che lecito. Ed importante come non mai, soprattutto in questi tempi difficili. Che difficili sono anche per la ristorazione e la gastronomia d’autore, che si reinventa, però, grazie al delivery, ad oggi unica formula che offre ai golosi la certezza di poter gustare eccellenze nel piatto e nel calice a casa, e ai ristoratori di poter lavorare. Un fenomeno che sta coinvolgendo sempre più anche la grande ristorazione stellata, anche con delle proposte ad hoc per Natale (in attesa delle decisioni del Governo su lockdown più o meno rigidi, chiusure tout court e così via).
In Piemonte, spicca l’offerta firmata da Enrico Crippa e Ceretto, non con il tristellato Piazza Duomo di Alba, ma con la Piola, la trattoria tradizionale d’autore che si trova sotto il ristorante, con un menù per le feste componibile con i piatti classici, dal vitello tonnato alla giardiniera, dai tajarin al ragù di salsiccia agli agnolotti del plin, alla torta di nocciole, per citarne alcuni. E anche lo storico Ristorante Del Cambio di Torino, guidato da Matteo Baronetto (1 stella Michelin), propone un menù ad hoc per Vigilia e Natale con grandi classici come il Filetto alla Rossini, tra gli altri. In Lombardia, il tristellato Da Vittorio di Brusaporto della famiglia Cerea, per esempio, dal 23 al 26 dicembre, propone diversi menù delivery speciali, dall’antipasto al dessert, con piatti storici e non solo del ristorante, con consegna in tutta la Lombardia, mentre già si lavora per quello di Capodanno. A Milano, dove l’offerta è ricchissima, è da segnalare, tra gli altri, quella della Locanda Perbellini di Giancarlo Perbellini, con menù per la cena ordinabili semplicemente attraverso Deliveroo, ma anche quello del bistellato Il Luogo di Aimo e Nadia, che vede ai fornelli Alessandro Negrini e Fabio Pisani, o quello dei piatti del Cafè Cracco di Carlo Cracco.
Ancora, all’ombra della “Madunina”, chef Marco Ambrosino, con il suo 28 Posti, propone un box per due per il Pranzo di Natale o per la cena della Vigilia, ma, tra gli altri, c’è anche l’offerta del progetto “God Save the Food”, con focus sulla gastronomia milanese, così come continua nel segno della tradizione l’offerta “Buracasa” del ristorante Bu:r di Eugenio Boer, mentre ha sapori decisamente più esotici la proposta del “Wicky’s Special Menu, Natale 2020” di chef Wicky Priyan, con il suo Wicky’s Innovative Japanese Cuisine.
Nel Collio Friulano, già da qualche tempo, è attivo, invece, il servizio “Antonia a Casa” della chef stellata Antonia Klugmann de L’Argine di Vencò, delivery a base di prodotti locali freschi, piatti freddi da rigenerare in maniera semplice a casa. In Emilia Romagna, invece, spicca la partnership tra il Ristorante Magnolia di Alberto Faccani di Cesenatico, con il mito di Champagne, Dom Perignon: fino al 6 gennaio, con consegna in tutta la Regione, si punta su un box d’autore con menù degustazione per due persone, una bottiglia di Dom Pérignon Vintage 2010 e, in omaggio, due bicchieri Riedel con il logo della Maison di Épernay. Ma parlando di Emilia Romagna non si può non parlare di Massimo Bottura, che ha lanciato il delivery della “Franceschetta 58”, il bistrot “figlio” della tristellata Osteria Francescana, che porta in tutta Italia (ad eccezione di Sicilia, Sardegna, Calabria e provincia di Potenza, solo perché non è garantita la consegna in 72 ore, ndr) i sapori dell’Emilia rivisitati da Bottura, dal celeberrimo “Emilia Burgher”, che vede protagonisti cotechino e Parmigiano Reggiano, ma non solo, con le storie di alcune delle preparazioni che si possono addirittura ascoltare in streaming, sulla piattaforma Spotify. A Imola, invece, è lo storico bistellato Ristorante San Domenico, tra gli altri, a proporre il suo delivery, sia nel quotidiano, con piatti simbolo come l’“Uovo in Raviolo”, che con menù speciali per Natale e Capodanno. In Toscana, tra gli altri, a Firenze, da segnalare il take away firmato da Vito Mollica, una stella Michelin con il Palagio dell’ Hotel Four Seasons, Firenze, tra menù ad hoc per Natale e Capodanno e, tra le curiosità, anche un brunch d’autore da asporto, mentre lo stellato Cristiano Tomei de L’Imbuto di Lucca ha lanciato i suoi “Imbuto box”, menù degustazione a sorpresa, con ricette da finire a casa. Mentre il bistellato Bracali di Massa Marittima, sperimenta, per la prima volta, il delivery, puntando tutto sul menù da portare a casa per il cenone del 31 dicembre.
A Roma, limitatamente al centro storico della Capitale, e solo a cena, punta sul delivery il ristorante La Terrazza del cinque stelle lusso Hotel Eden con “Hotel Eden a casa tua”, e ha studiato anche una proposta ad hoc lo stellato Convivio Troiani, tra gli altri.
Ancora, da Crotone arrivano a casa i piatti rivisitati ad hoc dalla chef stellata Caterina Ceraudo del Dattilo, mentre da Telese, in provincia di Benevento, lo chef Giuseppe Iannotti del Kresios, si è inventato il progetto “8pus”, con cui consegna in tutta Italia piatti di mare e menù tematici pronti da mangiare o da finire a casa.
Mentre in Sicilia, tra gli altri, il celebre Antony Lo Coco, chef di tanti vip e del ristorante stellato I Pupi di Palermo, ha rivisitato la cucina siciliana in forma di sushi, con box che arrivano in tutta Italia.
Solo alcuni casi, tra i tantissimi possibili, senza dimenticare la enorme proposta on line per vedersi arrivare a casa eccellenze gastronomiche d’Italia e non solo. Di panettoni artigianali, per esempio, ormai un must per gli italiani, ce ne sono di infiniti, a partire da quelli firmati da grandi chef come i Cerea, Antonino Cannavacciuolo o Niko Romito, per dirne solo alcuni tra i tantissimi, a quelli di Igino Massari, solo per restare tra i nomi più famosi. Tanti altri chef, con i loro ristoranti chiusi, hanno aperto la loro dispensa per far arrivare a casa i prodotti da loro selezionati, come Pino Cuttaia, bistellato de “La Madia” di Licata, con la sua bottega Uovodiseppia o Ciccio Sultano, 2 stelle con Il Duomo di Ragusa Ibla, che propone anche kit per provare a replicare alcune delle sue ricette, dalla Sicilia, o ancora, le leccornie del Forno Roscioli a Roma, dell’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense, a partire dai salumi dello stellato Massimo Spigaroli ai sapori d’Istria della bistellata chef Ana Ros, che ha aperto la dispensa del suo Hiša Franko a Caporetto.
Ma c’è anche chi ha puntato sull’idea di portare a casa i prodotti del proprio territorio, in senso più allargato o più stringente. Appennino Food Group, per esempio, unica Spa nel settore del tartufo ha aperto una boutique on line dove si trova tartufo fresco e tante altre eccellenze dell’Appenino. Mentre dal cuore della Valdorcia Patrimonio Unesco, per esempio, è la cantina e azienda agricola biodinamica Podere Forte di Pasquale Forte ad aver lanciato un e-shop non solo con i vini, ma anche con l’olio, il miele, i salumi e anche “esperienze” da vivere, per esempio, nel ristorante stellato Perillà, che fa parte della galassia di Podere Forte.
Ma non mancano peculiarità, come quelle proposte da Giò Porro, che, dalla Valtellina, fa arrivare in tutta Italia la sua bresaola “Metodo Zero”, in versione Rosè, Angus e Wagyu, mentre per gli amanti del prosciutto crudo, imperdibile lo shop on line dello spagnolo Joselito, ritenuto il n. 1 al mondo, ma anche firme d’autore come quelle della friulana Dall’Ava Dok, con i suoi prosciutti di San Daniele (e non solo) che, dal Friuli Venezia Giulia, arrivano in tutta Italia attraverso al Prosciutto Company.

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