Il made in Italy agroalimentare aspetta con il fiato sospeso di conoscere quanto e se sarà davvero colpito dai dazi che gli Usa vogliono applicare ai prodotti Ue, nella disputa tra Boing e AirBus. La decisione del Wto sulla cifra totale su cui Trump potrà applicare dazi (tra i 7 ed i 10 miliardi di euro di merci Ue), attesa già nella giornata di ieri, stando ai ben informati dovrebbe arrivare con certezza domani e poi, nel giro di 48 ore, in base a quella, gli Stati Uniti emaneranno la loro lista definitiva dei beni sottoposti a dazio.
Il wine & food italiano, che negli Usa nel 2018 ha esportato 4,1 miliardi di euro di merci, di cui 1,5 di vino, è ovviamente a rischio. Ma fino a che non ci sarà la lista, regna l’incertezza. Da più parti arrivano ipotesi catastrofiche, che parlano di prodotti che con nuovi dazi del 100% andrebbero fuori mercato, soprattutto Parmigiano Reggiano e Grana Padano, i due formaggi italiani più esportati in Usa, che secondo le stime dei consorzi potrebbero veder i dazi a loro applicati passare da 2,15 dollari a 15 dollari al kg, facendo alzare il prezzo al consumo fino a 60 dollari al kg.
C’è preoccupazione anche per il vino, ovviamente. Ma se per alcuni anche per il nettare di Bacco tricolore l’impatto dei dazi (che secondo stime Cia variano oggi dai 4 ai 15 centesimi di dollaro a bottiglia, e potrebbero in sostanza raddoppiare) potrebbe essere importante, c’è anche sostiene, secondo indiscrezioni, che poco o nulla cambierebbe. Molto dipenderà, sul fronte enoico, dalle fasce di prezzo che gli Usa vorranno eventualmente penalizzare, e visto che nelle settimane scorse, sul fronte enoico, ad essere tirata in ballo da Trump era stata soprattutto la Francia, c’è da ipotizzare che saranno eventualmente colpite le fasce di prezzo più alte, con i transalpini che esportano, mediamente, ad un prezzo al litro di 9,6 dollari (per il vino imbottigliato), mentre l’Italia si attesta a 5,8 dollari.
Intanto, la Coldiretti ha messo in piedi un “blitz” nei pressi del Quirinale con Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutti di Parma e San Daniele, Olio Extravergine di Oliva, pasta, conserve di pomodoro, Prosecco, Chianti ed altri vini, oltre ad una selezione di specialità abruzzesi in occasione dell’arrivo del Segretario di Stato Usa Mike Pompeo, in visita ufficiale. “Don’t kill the italian food”, “Mr Pompeo we are friends”, ma anche “A present for Trump” sono alcune delle scritte che si leggono nei cartelli.
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