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POLITICA

De Castro, tra Promozione, Cancer Plan, Indicazioni Geografiche ed etichettatura

A WineNews, il punto sulle priorità e le sfide della Commissione Agricoltura nel semestre francese di Presidenza Ue

Rilancio”, per consentire all’Europa di sostenere le transizioni ecologica e digitale; “potenza”, per difendere e promuovere i nostri valori e interessi; “appartenenza”, per costruire e sviluppare una visione europea condivisa attraverso la cultura, i nostri valori e la nostra storia comune. “Rilancio, potenza, appartenenza” è il motto che riassume le priorità della Presidenza francese del Consiglio dell’Unione Europea, in carica dall’1 gennaio al 30 giugno 2022. Sei mesi densi di sfide, anche sul fronte vino ed agricoltura, dal passaggio in plenaria del testo definitivo dello “Europe’s Beating Cancer Plan” della Commissione Beca al futuro della promozione, dall’etichettatura dei prodotti alimentari al nuovo regolamento per le Indicazioni Geografiche, come racconta, a WineNews, Paolo De Castro, coordinatore Socialists & Democrats della Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo, dove oggi Julien Denormandie, Ministro dell’Agricoltura e dell’Alimentazione francese, ha presentato il proprio programma.

“Sul tavolo ci sono quattro dossier legislativi più urgenti della Commissione Beca, le cui raccomandazioni, che comunque hanno fatto un certo scalpore, non sono vincolanti. Stiamo comunque lavorando affinché non ci sia quell’intollerabile unificazione tra uso ed abuso di alcol, una differenza - quella tra consumo consapevole ed eccesso - che invece va evidenziata. Nella peggiore delle ipotesi, i nostri emendamenti non trovano i voti necessari per essere approvati, e la relazione Beca passa così com’è. L’impatto immediato, trattandosi - come detto più volte - di raccomandazioni, non sarà rilevante, ma è ovvio che la Commissione potrebbe accogliere, in futuro, queste indicazioni, e nei futuri atti legislativi metterli in pratica. Prima di arrivare a questo punto, però, ci vogliono una serie di passaggi - fino ad arrivare al Parlamento ed al Consiglio Europeo - lungo i quali continueremo a far valere le nostre ragioni. Alla plenaria di febbraio presenteremo un emendamento sostenuto dai tre gruppi principali (Ppe, S&D e Renew, ndr), sperando che possa trovare ampia convergenza a Strasburgo, con cui vorremmo introdurre il concetto di “harmful consumption” (consumo dannoso) che distingue l’uso dall’abuso”, spiega De Castro.

“Un altro argomento importante è quello che riguarda le Indicazioni Geografiche: questo nuovo regolamento è un atto legislativo in preparazione, per cui siamo vicini alla proposta legislativa, ed i rumors che abbiamo in proposito sono pessimi. Quando arriverà, probabilmente tra marzo e aprile, in Parlamento ed in Consiglio inizierà un negoziato, e vedremo come correggerla o, magari, rispedirla al mittente, specie perché, quando una cosa funziona, bisogna potenziarla e rafforzarla, non c’è bisogno di stravolgerla. Resta un tema - legislativo - molto importante”, sottolinea il Coordinatore S&D della Commissione Agricoltura.

Altrettanto importante è la riforma della Promozione dei prodotti agroalimentari europei sui Paesi Terzi, che vogliamo rafforzare, evitando che vengano inseriti vincoli su alcol e carne, come paventato. Faremo la nostra battaglia, e i Ministri dell’Agricoltura dovranno fare altrettanto, ma c’è preoccupazione, innanzitutto perché in vista c’è sempre un taglio delle risorse. Non è un caso che abbiamo voluto anticipare alcune norme sul vino durante la riforma della Pac e le abbiamo inserite nell’Ocm: in questo modo abbiamo messo in sicurezza il settore, difficilmente si potrà cambiare ciò che non è neanche entrato in vigore. Abbiamo buone probabilità che, nel breve periodo, non cambi nulla. Dopodiché, se gli attacchi continuano, dovremo essere bravi a continuare a difenderci, lavorando e creando un clima positivo, continuando a batterci come cultura mediterranea per distinguere l’uso dall’abuso, parlando di educazione alimentare. E in questo contesto - aggiunge Paolo De Castro - un altro argomento caldo resta il Nutriscore, su cui in molti stanno aprendo gli occhi. Anche i francesi, che devono fare i conti con i propri equilibri interni, e quindi con il gruppo dei parlamentari macronisti di Renew che rappresentano il cuore dell’ambientalismo francese”.

A proposito di ambiente e agricoltura, il tema della sostenibilità economica della strategia “Farm to Fork” sarà al centro dell’audizione pubblica “The impact of the Farm to Fork Strategy on agriculture and food systems”, curata congiuntamente dalla Commissione Ambiente (Envi) e dalla Commissione Agricoltura (Agri), che oggi presenteranno i risultati degli studi “Economic and Food Security Impacts of Agricultural Input Reduction Under the European Union Green Deal’s Farm to Fork and Biodiversity Strategies” di Jayson Beckman (United States Department of Agriculture), “Impact Assessment Study on EC 2030 Green Deal Targets for Sustainable Food Production - Effects of Farm to Fork and Biodiversity Strategy 2030 at farm, national and EU level”, di Roel Jongeneel (Wageningen University), “Building blocks for food system resilience in Europe - Towards systemic agricultural change postCOVID -19” di Nora Hiller (Policy Analyst, Land Use and Climate, Institute for European Environmental Policy) e “Reaching the Farm to Fork objectives and beyond: impacts of an agroecological Europe on land use, trade and global food security” di Pierre - Marie Aubert (Institut du Développement Durable et des Relations Internationales), capaci di offrire una visione globale e ed europea sulle prospettive future, ma anche strategie per adattare in maniera resiliente il sistema di produzione del cibo al cambiamento, anche attraverso l’agroecologia (qui la diretta).

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