E il grande fotografo abbracciò la vite: Oliviero Toscani diventa produttore di vino in Toscana e lasciata un attimo da parte la fedele macchina fotografica ha deciso di vestire i panni del vignaiolo grazie anche ai preziosi consigli di un maestro come Angelo Gaja. Il debutto enologico di Toscani è stato a Firenze per “Taste”, evento del gusto, ideato dal gastronauta Davide Paolini.
Il vino “OT” (come le iniziali del suo creatore Oliviero Toscani) è un blend di Syrah, Cabernet franc e Petit Verdot, prodotto a Casale Marittimo, tenuta di 100 ettari di cui 12 vitati, sulle colline toscane tra Montescudaio e Bolgheri a cavallo tra le province di Pisa e Livorno. Proprio nella vicina Bolgheri il piemontese Gaja possiede una delle sue aziende e da buon “maestro” ha consigliato e spronato il creativo Toscani che, nella sua tenuta, già si occupa di olio e di allevare mucche e cavalli con l’obiettivo futuro di “allargare” la stalla anche alle cinte senesi.
“Non sarà il classico vino da osteria fatto in Toscana - spiega il fotografo - sarà elegante non dolcione, e con pochissimo legno. E’ un vino che a me piace, perché riesco a fare solo le cose che mi piacciono. Era anni che sognavo di fare il vino ma non ne avevo mai avuto il tempo. A giugno il vino sarà in vendita”. “Per adesso - spiega ancora - sono 13.000 bottiglie, la prossima annata saranno 20.000, sto anche costruendo la cantina poi vedremo cosa succede”. “E’ stato Angelo Gaja - ammette - a spronarmi a fare il vino, consigliandomi i tecnici e le persone giuste e di Angelo mi fido”.
Leonardo Roselli
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