Contributi a fondo perduto fino al 200% delle perdite per la ristorazione e del 150% per bar senza cucina, gelatiere e pasticcerie, fino ad un massimo di 150.000 euro (che spetta a chi, nel mese di aprile 2020, ha registrato perdite di 2/3 del fatturato sullo stesso mese 2019, e che verrà erogato in automatico per chi ha già beneficiato della misura relativa ai mesi del lockdown, ndr), credito di imposta per i canoni di affitto per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, esenzione della seconda rata Imu, proroga di 6 settimane della Cassa Integrazione (tra il 16 novembre 2020 ed il 31 gennaio 2021), sospensione dei contributi per i dipendenti relativamente al mese di novembre e non solo: sono solo alcune delle misure a sostegno delle imprese colpite dal Dpcm del 24 ottobre che impone lo stop totale per alcune attività fino al 26 novembre (come palestre e piscine) e la chiusura alle ore 18 per bar e ristoranti (fatti salvi quelli degli alberghi limitatamente ai clienti che pernottano, e alla possibilità di asporto e consegna a domicilio), previste nel cosidetto “Decreto Ristori”, ovvero il decreto legge 137, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 ottobre 2020. Tra le altre misure, sono messi a disposizione 100 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le aziende delle filiere agricole, e viene riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità relativa a novembre 2020, che vale anche per i produttori di vino e birra. Ed è stato rifinanziato con 150 milioni di euro per l’anno 2020 il “fondo 394” destinato al settore dell’export e delle fiere internazionali.
Di seguito, la sintesi di alcune delle misure che interessano, direttamente o indirettamente agricoltura e ristorazione, realizzata dallo Studio Giuri dell’Avvocato Marco Giuri di Firenze.
Contributo a fondo perduto per le attività limitate dal Dpcm 24 Ottobre 2020
A tutti i titolari di partita Iva attivata al 25 ottobre 2020, che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’allegato e che siano stati destinatari delle misure limitative della propria attività con il Dpcm 24 ottobre 2020, è previsto un contributo a fondo perduto che non può essere superiore a 150mila euro. Il contributo a fondo perduto spetta altresì a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019 (al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi).
Misure di sostegno alle imprese delle filiere agricole
Per le imprese interessate dalle restrizioni ad opera del Dpcm 24 ottobre 2020 operanti nelle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, sono previsti contributi a fondo perduto nel limite complessivo di 100 milioni di euro per l’anno 2020. Inoltre, per le predette filiere, comprese le aziende produttrici di vino e birra, viene riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, per la quota a carico dei datori di lavoro per la mensilità relativa a novembre 2020 (l’esonero è riconosciuto nei limiti della contribuzione dovuta al netto di altre agevolazioni o riduzioni delle aliquote di finanziamento della previdenza obbligatoria, previsti dalla normativa vigente e spettanti nel periodo di riferimento dell’esonero).
Sostegno all’export e al sistema delle fiere internazionali
Rifinanziamento di 150 milioni di euro per l’anno 2020 del "fondo 394" destinato al settore dell’export e delle fiere internazionali.
Credito d’imposta per i canoni di locazione
Alle imprese operanti nei settori riportati nella tabella allegata, alle quali viene riconosciuto, indipendentemente dal volume dei ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente, il credito d’imposta di cui all’art. 28 del “Decreto Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34), spetterà altresì con riferimento a ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
Esenzione seconda rata Imu e compensazioni per i Comuni
Per tutti i proprietari di immobili interessati dalle misure limitative delle attività di cui al Dpcm 24 ottobre è prevista l’esenzione della seconda rata IMU con aumento di 101,6 milioni di euro del ristoro di cui all’art. 177, comma 2 del “Decreto Rilancio” (D.L. 19 maggio 2020, n. 34) per compensare i Comuni delle minori entrate.
Proroga del termine per la presentazione del modello 770
I sostituti d’imposta avranno tempo fino al 10 dicembre per la presentazione del modello 770.
Proroga ammortizzatori sociali
I datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, possono presentare la domanda di concessione dei trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga di cui agli articoli da 19 a 22 quinquies del “Decreto Cura Italia” (D.L. 17 marzo 2020 n. 18) per una durata massima di sei settimane. Le sei settimane devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021. Ai nuclei familiari già beneficiari della quota del Reddito di emergenza (“Rem”) di cui all’art. 23, comma 1, D.L. 14 agosto 2020 n. 104, è riconosciuta la medesima quota anche per i mesi di novembre e dicembre 2020.
Sospensione dei contributi dei dipendenti
Per i datori di lavoro privati che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’allegato e che siano appartenenti a settori destinatari delle misure limitative della propria attività con il Dpcm 24 ottobre 2020, sono sospesi i termini relativi ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti per la competenza del mese di novembre 2020.
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