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DECRETO “SALVA FRESCHEZZA”: “FINALMENTE ARRIVANO LE REGOLE PER GARANTIRE SICUREZZA E TRACCIABILITÀ IN UN SETTORE CHE OGGI È IN GRANDE ESPANSIONE”. SODDISFATTA LA CIA PER L’ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA DI LEGGE. E INTANTO NASCE “AGRICOLTURAMICA” ...

Il via libero definitivo della Camera alle norme “salva freschezza” relative ai prodotti ortofrutticoli di IV gamma è una notizia positiva. Finalmente si dettano le regole per garantire trasparenza, sicurezza e tracciabilità in un settore in grande espansione com’è quello dei “confezionati freschi”. Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, commentando l’ok di Montecitorio alla proposta di legge sulle “insalate in busta”.

“In 10 anni - ricorda la Cia - le quantità acquistate di prodotti di IV gamma sono aumentate del 200%, mentre i consumi di frutta fresca e ortaggi nello stesso periodo sono diminuiti del 15%. Solo nel 2010, il volume del mercato degli ortofrutticoli “pronti all’uso” si è attestato oltre le 90 mila tonnellate, con un incremento annuo dell’8%, per un giro d’affari complessivo che gira intorno agli 800 milioni di euro. Il segmento di IV gamma è rappresentato per l’86% dalle insalate, mentre alle verdure da cuocere, alle cruditè e alle ciotole con condimento spetta rispettivamente il 9%, il 4% e il 2% del mercato. Per l’agricoltura - continua la Cia - il settore dei “confezionati freschi” rappresenta un’occasione in più per diversificare l’attività e sfruttare le nuove chance offerte dal mercato. Il segmento della IV gamma, soprattutto, può contribuire a rafforzare e consolidare i rapporti di filiera dal campo al carrello della spesa”.

“Prima di tutto questo però - conclude la Cia - è necessario che il ministero delle Politiche agricole, insieme con il dicastero della Salute e con le Regioni, definisca con un decreto ad hoc i requisiti e le modalità di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma, con particolare attenzione alle informazioni a tutela dei consumatori”.

All’indomani della proposta di legge è stata fondata a Milano la cooperativa “Agricolturamica” che gestirà la raccolta dei prodotti dalle aziende agricole e le forniture a mense scolastiche, ospedaliere, pubbliche e private, a società di self service, distributori automatici e ristoranti.

“Vogliamo creare un sistema unico di filiera in grado di valorizzare sia il complesso delle produzioni che le specificità delle singole aziende, in modo da sfruttare i punti di forza qualitativi di ciascuno attraverso nuove forme di commercializzazione” spiega Giorgio Scotti, neo presidente della cooperativa. “Le eccellenze che metteremo in campo faranno da vera e propria forza d’urto dal punto di vista della qualità e dell’organizzazione, rappresentando una risorsa per noi e per il territorio”, aggiunge Ettore Capelloni, produttore di carne bresciano e socio di Agricolturamica (e tra l’altro presidente del Consorzio Carni Bovine Scelte). A maggior garanzia dei consumatori, gli agricoltori hanno chiesto e ottenuto che al loro fianco ci fosse anche la Federconsumatori, che vedrà infatti un rappresentante nel Cda.

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