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VINO & ARTE

Dedicata agli artisti italiani “under 40” il “Ca’ del Bosco Sculpture Award” n. 1

Maurizio Zanella: “come il vino è nelle vigne, così ogni scultura è contenuta nel blocco del materiale da cui nasce”

Da una delle griffe più prestigiose della Franciacorta, protagonista del Rinascimento enologico italiano e da sempre convinta fautrice del connubio tra vino, arte e territorio, nasce il primo concorso di scultura dedicato ai giovani artisti italiani “under 40”, il “Ca’ del Bosco Sculpture Award”: istituito in partnership con Venetian Heritage, il riconoscimento avrà cadenza biennale. La premiazione avverrà a Venezia a primavera 2024 (nella 60° Biennale d’Arte) e l’opera premiata sarà collocata negli spazi del Parco delle Sculture di Ca’ del Bosco nell’autunno 2024. Con questa iniziativa Ca’ del Bosco prosegue il suo percorso avviato negli Anni Ottanta del Novecento, grazie al quale ha assunto l’aspetto di una galleria d’arte diffusa a cielo aperto, modificando e abbellendo il territorio. Le sculture esposte - firmate da nomi di fama internazionale come Arnaldo Pomodoro, Igor Mitoraj, Mimmo Paladino, Cracking Art, Stefano Bombardieri e molti altri - sono diventate il suo segno distintivo e la rendono un luogo unico al mondo.
“Dalla sua fondazione Ca’ del Bosco ha visto nell’arte le caratteristiche creative che più si avvicinano al vino, che è il suo prodotto - dichiara Maurizio Zanella, presidente Ca’ del Bosco - e, tra le forme d’arte, la mia predilezione è sempre andata alla scultura, perché come il vino è nelle vigne, così ogni scultura è contenuta nel blocco del materiale da cui nasce. Oggi, dopo oltre 50 anni dalla fondazione di Ca’ del Bosco e a quasi 40 anni dal primo dialogo con Arnaldo Pomodoro per la realizzazione del Cancello Solare, ho deciso di istituire un premio dedicato alla scultura da esterni e riservato agli artisti italiani fino a 40 anni di età, perché credo fermamente nella capacità dell’immaginazione delle nuove generazioni. Ho, inoltre, deciso di condividere questo impegno con Venetian Heritage perché il lavoro che la Fondazione e il suo direttore Toto Bergamo Rossi, che è anche il coordinatore di questo progetto, conducono sul patrimonio artistico e culturale veneziano muove dalle stesse motivazioni che guidano l’azione di mecenatismo di Ca’ del Bosco: un Rinascimento che costruisce la cultura del futuro attraverso le intuizioni d’avanguardia delle nuove generazioni che sono chiamate in causa in questo progetto”.
Il concorso si articola in più fasi: tra il 21 maggio e il 15 giugno 2023 la giuria del concorso provvederà all’individuazione degli artisti, che saranno invitati al concorso da Ca’ del Bosco; nel maggio 2024 (periodo indicativo) saranno premiati i primi tre classificati; nell’ottobre 2024 (periodo indicativo) verrà inaugurata l’opera vincitrice.
Di tutto rilievo i premi destinati ai vincitori del “Ca’ del Bosco Sculpture Award”: il primo classificato si aggiudicherà 30.000 euro, più altri 60.000 euro per le spese per materiali, realizzazione effettiva e installazione dell’opera. Per secondo classificato in palio 15.000 euro e per il terzo classificato 10.000 euro. La prestigiosa giuria chiamata a individuare i partecipanti, i finalisti e i primi 3 classificati sarà composta da 7 rappresentanti della critica d’arte e del collezionismo: oltre al presidente Toto Bergamo Rossi, anche Mario Codognato (direttore Anish Kapoor Foundation di Venezia), Davide Dotti (critico d’arte e curatore di Palazzo Martinengo di Brescia), Arturo Galansino (direttore della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze), Pepi Marchetti Franchi (direttrice della Gagosian Gallery di Roma), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino) e Maria Luisa Frisa (teorico della moda, curatore e professore ordinario all’Università Iuav di Venezia). Il concorso è su invito della giuria ed è rivolto a tutti gli artisti scultori italiani o residenti in Italia, che abbiano un’età compresa tra i 25 e i 40 anni; gli artisti dovranno aver partecipato, nel corso della propria carriera, ad almeno 2 mostre collettive e una singola, di rilevanza almeno nazionale, o vantare almeno 2 pubblicazioni di settore o una monografia sulla propria opera (pubblicazioni/monografia di rilevanza almeno nazionale). Gli artisti selezionati dalla giuria accederanno alla seconda fase del concorso, dedicata alla realizzazione della maquette (un modello in scala) dell’opera candidata vincitrice. Ciascuno degli artisti selezionati sarà invitato a Ca’ del Bosco per un sopralluogo, poi procederanno alla realizzazione della maquette, che verrà esposta al pubblico per la cerimonia di premiazione, in cui verrà proclamato l’artista vincitore, nonché assegnato il secondo ed il terzo premio. Toto (Francesco) Bergamo Rossi, direttore Venetian Heritage, afferma che “è un onore per me e per la Fondazione che rappresento avere una partnership nel Premio Scultura Ca’ del Bosco appena istituito. Venetian Heritage si occupa di preservare, restaurare e promuovere l’immenso patrimonio culturale veneziano che necessita costantemente di cure e attenzioni. Questa partnership con Ca’ del Bosco rappresenta una novità: dal restauro del passato per costruire il futuro alla costruzione di un futuro che viene immaginato ex novo, ma che è pur sempre frutto di sapienza, studio e tradizione”.

Focus - Ca’ del Bosco, tra arte e sostenibilità ambientale
Il legame fra Ca’ del Bosco e l’arte nasce fin dagli Anni Settanta del Novecento, quando Maurizio Zanella percepisce il profondo legame fra il vino e l’immaginazione artistica, entrambi un risultato di un’unione magica fra la natura, il pensiero, l’anima e i sensi. Ecco perché a Ca’ del Bosco si accede dal Cancello Solare, l’opera commissionata ad Arnaldo Pomodoro nel 1985 e posizionata nel 1993, una struttura circolare di 5 metri di diametro che si apre in due semicerchi di 25 quintali di bronzo ciascuno.
Ma questa è soltanto la porta di accesso in un mondo che, da quando furono piantati i primi vigneti nel 1968, è stato costruito come un avamposto del rinascimento enologico italiano, in cui trova posto una delle più moderne e tecnologiche cantine italiane, oltre a una galleria d’arte diffusa che dialoga, all’interno e all’esterno, con opere di assoluta importanza. Come, tra le altre, Eroi di luce di Igor Mitoraj, Codice Genetico di Rabarama, Il peso del tempo sospeso di Stefano Bombardieri, Blue Guardians di Cracking Art, Water in dripping di Zheng Lu, Il Testimone di Mimmo Paladino e Sound of Marble di Tsuyoshi Tane.
Ma, a Ca’ del Bosco, è fondamentale l’alchimia che si è stabilita fra l’artigianalità, la manualità e l’innovazione tecnologica: un equilibrio che porta all’attenzione alle materie prime, alla loro biodiversità, all’ecologia del territorio e alla sua enorme potenza estetica. Enologia, Etica, Ecologia, Educazione: sono queste la “4 E” che guidano Ca’ del Bosco alla realizzazione dell’equilibrio fra tradizione e innovazione, integrando il sapere dell’uomo e le potenzialità del terreno e della natura.

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