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DIFFICILE PARLARE DI CRISI PER I VINI “COLLECTIBLES”: LA CONFERMA DALLA GELARDINI & ROMANI WINE AUCTION, LA PRIMA CASA D’ASTE ITALIANA SPECIALIZZATA IN VINO. ALTE QUOTAZIONI PER MASSETO TENUTA DELL’ORNELLAIA 2001 E ROMANÉE CONTI LA TACHE 1942 E 1943

Italia
Una bottglia di Masseto

L’attuale crisi economica sembra non coinvolgere almeno i vini “collectibles”, stando agli ottimi risultati dell’asta (14 marzo, a Roma) dalla Gelardini & Romani Wine Auction, la prima casa d’aste d’Italia specializzata in vino dal 2004 (www.grwineauction.com): aggiudicati complessivamente il 119% del valore di base asta, per complessivi 143.000 euro, con incrementi medi su base asta, per lotto, del 47% e lotti che hanno spuntato cifre davvero stellari.
E’ il caso delle 6 bottiglie di Masseto della Tenuta dell’Ornellaia 2001 battute a 3.953 euro, delle 3 bottiglie di Romanée Conti La Tache 1942, aggiudicate a 3.234 euro, e delle 3 bottiglie di Romanée Conti La Tache 1943, che hanno spuntato 3.234 euro; molto interessanti anche le quotazioni per 3 bottiglie di Corton Charlemagne Coche Dury 1995 aggiudicate a 2.875 euro, 6 bottiglie di Sauternes Château d’Yquem 1997 2.796 euro, 1 bottiglia di Romanée Conti La Tache 2005 2.396 euro, 3 bottiglie di Corton Charlemagne Coche Dury 2004 2.156 euro, 1 bottiglia di Romanée Conti Romanee St Vivant 2005 2.156 euro, 3 bottiglie di Masseto 2006 “en primeur” della Tenuta dell’Ornellaia 1.817 euro e per 1 bottiglia di Romanée Conti La Tache 2003, venduta a 1.797 euro.
“Siamo i primi a sorprenderci di questo straordinario risultato - spiega Raimondo Romani, a capo della casa d’aste romana - se pensiamo al contesto generale dell’economia; d’altra parte però, da questa asta abbiamo avuto un’ulteriore conferma che, nel suo complesso, il mercato dei vini “collectibles”, continua ad essere solido e dal nostro punto di osservazione del mercato, la domanda è in crescita.
Lo è innanzitutto per i Supertuscan con il Masseto in testa quindi le Pergole Torte, Oreno, Messorio, Desiderio, Tignanello, Solaia, Ornellaia, Sassicaia Giramonte, sempre più “protagonisti” del mercato internazionale dei vini “collectibles”. Molto richiesti anche i Bourgogne della Cote de Nuits, in particolare i Pinot Noir di Emmanuel Rouget e di Gilles Jayer oltre, ovviamente, ai Grand Cru del Domaine de la Romanée Conti ed ai Corton Charlemagne di Coche Dury. Domanda costantemente in crescita anche per alcuni Chateauneuf-du-Pape e per i Riesling della Mosella; segni di ripresa per il Brunello di Montalcino che, anche sulla scia dell’uscita di un’ottima annata come il 2004, sembra stia riconquistando la fiducia degli appassionati.

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