Immaginatevi di allacciarvi ai sedili in stile Formula 1, salire ad un’altezza di 50 metri e poi mangiare o godersi un aperitivo sospesi tra cielo e acqua. È l’experience proposta da “Dinner in the sky”, il ristorante ad alta quota che ha già lasciato con il naso all’insù il pubblico di tutto il mondo, da Dubai a Londra, da Las Vegas e Bruxelles, collezionando negli ultimi due anni numeri da record anche in Italia (oltre 3.000 biglietti venduti). Cifre che non si fermano neanche al tempo della pandemia: sono già 400 i ticket strappati per la tappa in programma a Dervio, sul Lago di Como (18-27 giugno), con tantissime prenotazioni arrivate dalla vicina Svizzera, dove il format “Dinner in the sky”, che, negli anni, ha coinvolto 126 chef stellati, 5 continenti e 64 città di tutto il mondo mondo, sbarcherà nei prossimi mesi.
A Dervio, dove il ristorante tra le nuvole aveva già riscosso grande successo nella scorsa estate con oltre 700 commensali riuniti attorno alla tavola, sarà possibile scegliere sei opzioni diverse: colazione, brunch, pranzo, apericena, cena e afterdinner, con prezzi che variano da 69 a 179 euro.
Vera e propria novità di quest’anno sarà lo “sky bar” a 50 metri di altezza, che vedrà avvicendarsi dietro il bancone i migliori bartender ed esperti di mixology del territorio, pronti a sfidarsi all’ultimo cocktail nell’affascinante cornice notturna del Lago di Como. Oltre ai drink, gli ospiti di “Dinner in the sky” potranno degustare i menù curati dallo chef Luigi Gandola del ristorante Salice Blu di Bellagio (Como), volto noto del programma “La Prova del Cuoco” di Rai1.
Da segnalare le partnership con alcune aziende del mondo gastronomico, da Antonius Caviar a Mani in pasta, mentre le divise dello staff di “Dinner in the sky” saranno firmate dalle gemelle Feleppa, Francesca e Veronica, giovani stiliste marchigiane fondatrici dell’omonimo brand. Massima attenzione all’osservanza delle misure anti-Covid, uno speciale sistema di paratie mobili garantirà il rispetto del distanziamento minimo attorno alla tavola. L’accesso all’attrazione sarà scaglionato con un sistema di turnazione e di gestione delle fasi di afflusso e deflusso che mira a limitare il più possibile le occasioni di contatto.
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