DONNE INCINTA UDITE UDITE ... ORA IN GRAVIDANZA SI PUO’ BERE ALCOOL E CAFFE’, TINGERSI I CAPELLI E MANGIARE SUSHI. SONO ALCUNI CONSIGLI “RIVOLUZIONARI” DELLA SCRITTRICE INGLESE EMILY OSTER NEL SUO LIBRO “EXPECTING BETTER”. MA I MEDICI SONO CONTRARI

Donne incinta udite udite ... Ora in gravidanza si può bere alcool e caffè (con moderazione), tingersi i capelli e mangiare sushi. Sono alcuni consigli rivoluzionari della scrittrice ed economista inglese Emily Oster nel suo libro da poco uscito in Gran Bretagna, “Expecting Better”, che ha suscitato non poche ire da parte dei medici e ginecologi. Il concetto su cui si basa la “teoria” della Oster, neo mamma da poco, è un approccio molto più rilassato. Spesso le privazioni a tavola imposte dagli specialisti vengono vissute male a livello psicologico dalle donne in gravidanza. L’autrice ha confrontato alcuni recenti studi con le linee guida ufficiali e le raccomandazioni alimentari più usate dai medici, stabilendo che spesso ci sono molte contraddizioni sui divieti e in alcune casi nessun tipo di beneficio.

“Un bicchiere di vino al giorno va bene - afferma, alla stampa inglese, Oster - come anche un paio di tazzine di caffè, perché non danneggiano il bambino e non procurano un rischio di aborto come ci viene detto. Nelle mie ricerche ho infatti scoperto che questi studi erano viziati. Anche la tintura per capelli può essere usata”. “Ma - avverte - fare giardinaggio durante la gravidanza potrebbe aumentare i rischi di esposizione al parassita della toxoplasmosi che vive nel terreno e nelle feci degli animali domestici”.

“Via libera - conclude - anche al sushi e alle aringhe che fanno molto bene allo sviluppo cerebrale del feto, mentre sono sconsigliati i formaggi e il latte crudo”. Di altro avviso sono i medici e specialisti inglesi che hanno subito replicato: “il nostro consiglio alle donne in dolce attesa o che stanno provando ad avere un bimbo è di evitare l’alcool”.

Un portavoce del Dipartimento della Salute ha ribadito che “bere durante la gravidanza è associato alla sindrome alcolica fetale , all’aborto spontaneo e ad un basso peso alla nascita”.