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DOPO 30 ANNI L'ITALIA PERDE IL PRIMATO NELL'EXPORT NEGLI USA. IL SORPASSO AD OPERA DELL'AUSTRALIA NEL PRIMO SEMESTRE 2004. IL NOSTRO PAESE MANTIENE PERO' IL PRIMO POSTO NEL VALORE DELLE ESPORTAZIONI

Italia
Negli americani diminuisce il sogno di bere vino italiano

Crolla il mito del primato italiano nel panorama enologico degli Stati Uniti: dopo 30 anni, nei quali aveva largamente dominato il mercato delle importazioni vinicole americane, il Belpaese è stato superato dall'Australia.

Le note dolenti, che infrangono l'incontrastato dominio italiano dal 1974, arrivano dalle rilevazioni dell'Italian Wine & Food Institute sul primo semestre 2004: l'Australia ha esportato in Usa 886.630 ettolitri di vino a fronte degli 864.020 ettolitri dell'Italia, seguita dalla Francia con 361.730 ettolitri e dal Cile con 249.570 ettolitri.

L'Italia mantiene ancora il primo posto nelle esportazioni in valore. Ma è forse proprio questo primato, dovuto all'aumento dei costi e alla rivalutazione dell'euro sul dollaro, che ha causato le difficoltà che stanno attualmente affondando le esportazioni vinicole italiane verso gli Usa, il cui costo medio per litro è ora più alto di quello dei vini australiani che hanno un più competitivo rapporto qualità-prezzo.

La perdita di competitività dei vini italiani e la ridotta azione promozionale a loro sostegno, hanno infatti lentamente ridotto il vantaggio di cui godevano a favore dei vini australiani la cui presenza, dal 1999 al 2004, è cresciuta di di ben il 370%. Complessivamente, nel periodo gennaio-giugno 2004, le importazioni Usa di vini hanno fatto registrare un aumento del 2,8% in quantità e dello 0,6% in valore rispetto al corrispondente periodo del 2003, passando da 2.677.180 ettolitri e 1,28 miliardi di dollari a 2.751.040 ettolitri e 1,29 miliardi di dollari.

Il trend delle importazioni è stato caratterizzato principalmente da una notevole diminuzione delle importazioni dall' Italia, con -8,9% in quantità e +3% in valore, rispetto al periodo gennaio-giugno del 2003, e dalla Francia, con -13,2% in quantità e -23,3% in valore. In controtendenza, invece, le importazioni dall'Australia, con +23,5% in quantità e +19,5% in valore; le importazioni di vini cileni sono rimaste invariate in quantità, facendo registrare un lieve incremento del 2,2% in valore. Sempre secondo le rilevazioni dell'Iwfi, che in questo periodo di crisi dei vini italiani segue costantemente l'andamento del mercato, le importazioni Usa di vini italiani, nel periodo gennaio-giugno 2004, sono state di 864.020 ettolitri e 400,66 milioni di dollari contro 948.130 ettolitri e 389,1 milioni di dollari nel corrispondente periodo del 2003; quelle dall'Australia sono ammontate a 886.630 ettolitri e 349 milioni di dollari contro 717.790 ettolitri e 291,96 milioni di dollari; quelle dalla Francia sono state di 361.730 ettolitri e 290,4 milioni di dollari contro 416.900 ettolitri e 378,7 milioni di dollari, e quelle dal Cile sono state di 249.570 ettolitri e 69,76 milioni di dollari contro 249.640 ettolitri e 68,24 milioni di dollari.

Le importazioni Usa di vini da questi quattro Paesi rappresentano l'85,8% in quantità e l'86,3% in valore del mercato americano dei vini importati. Le quote di mercato dei singoli Paesi sono del 31,4% in quantità e del 31,2% in valore per l' Italia; del 32,2% in quantità e del 27,1% in valore per l'Australia; del 13,1% in quantità e del 22,6% in valore per la Francia; e del 9,1% in quantità e del 5,4% in valore per il Cile.

Il prezzo medio per litro dei vini importati nei primi sei mesi del 2004 è stato di 4,64 dollari per i vini italiani (contro 4,10 dollari nei primi sei mesi del 2003); 3,94 dollari per i vini australiani (contro 4,06 dollari); 8,03 dollari per i vini francesi (contro 9,8 dollari); e 2,80 dollari per i vini cileni (contro 2,73 dollari). Nei primi sei mesi del 2004, sullo stesso periodo 2003, il prezzo medio per litro é, dunque, aumentato di 0,54 centesimi di dollaro per i vini italiani e di 0,7 centesimi di dollari per i vini cileni; é diminuito di 1,03 dollari per i vini francesi e di 0,12 centesimi di dollaro per i vini australiani.

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