Gli italiani cambiano le abitudini alimentari, e preferiscono consumare pasti cucinati in casa (29%) piuttosto che uscire o ordinare take - away; 9 persone su 10 affermano di cucinare a casa propria 5 o più pasti a settimana (95%) dopo aver ristrutturato la cucina: emerge da una ricerca di Houzz, piattaforma online leader mondiale nell’arredamento, progettazione e ristrutturazione d’interni e d’esterni (www.houzz.it ), condotta su un campione di proprietari di casa che stanno rinnovando, hanno appena rinnovato o hanno intenzione di rinnovare la propria cucina a breve.
Dalla ricerca risultaanche che il 44% degli italiani che hanno rinnovato la cucina segue successivamente un’alimentazione più sana. I dati sono confermati anche da una ricerca di Nielsen su Alimentazione e Salute (Global Health and Ingredient Sentiment, www.nielsen.com) secondo la quale 2 italiani su 3 considerano il cibo casalingo più sano e genuino rispetto a quello consumato fuori.
La ristrutturazione della cucina porterebbe, quindi, le persone ad aumentare il consumo di pasti nella propria casa (il 25% degli intervistati) e a ridurre il cibo d’asporto (il 23% degli intervistati); pare che, inoltre, influenzi ciò che viene consumato, con un aumento di frutta e verdura (21%).
“Oggi si parla molto di alimentazione, in ogni ambiente, in ogni circostanza, consapevoli del fatto che una razionale ed equilibrata alimentazione accompagnata da uno stile di vita più sano, contribuiscono al mantenimento di un buono stato di salute e di completo benessere a lungo nel tempo - ha dichiarato Viviana Acclavio, biologa nutrizionista e divulgatrice scientifica per lo Studio ABR Alimenti & Sicurezza e per Scienzintasca - “c’è una consapevolezza nuova che influisce positivamente su abitudini più salutari, come preferire il cibo cucinato a casa rispetto a piatti take away o aumentare il consumo di frutta e verdura. Se a questa tendenza aggiungiamo il piacere di condividere la cucina con amici e parenti in un posto accogliente e su misura per noi, ritroviamo anche tutta la convivialità che il cibo rappresenta”.
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