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DOPO IL CALDO TORRIDO PORATATO DA MINOSSE, CARONTE E SCIPIONE, L’ITALIA FINISCE SOTTO LA GRANDINE DI CIRCE. L’AGRICOLTURA, SECONDO LA COLDIRETTI, HA GIA’ PERSO 500 MILIONI DI EURO, TRA PIANTAGIONI SECCATE E VIGNETI DISTRUTTI DALLA GRANDINE

Dopo settimane di caldo asfissiante, un insolito valzer di cicloni ed anticicloni e temperature record, l’Italia adesso deve fare i conti con la grandine e, come sempre, a contare i danni maggiori è l’agricoltura che, secondo Coldiretti, ha già perso 500 milioni di euro. Non si salva neanche la viticoltura che, con la grandine degli ultimi giorni, ha visto intere produzioni andare in malora in Trentino, e vigneti del Piemonte devastati anche per il 90%, colpendo soprattutto le produzioni di Barbera e Timorasso.

Se la mancanza di pioggia per mesi ha fatto appassire decine di migliaia di ettari di granoturco, con un taglio dei raccolti anche di pomodori, bietole e girasoli, la grandine provoca danni irreversibili anche a coltivazioni particolarmente sensibili come frutta e verdura. Dalle pesche alle albicocche, dalle mele alle pere, ma soprattutto l’uva in attesa di vendemmia, sono molte le coltivazioni sferzate dal maltempo per le quali gli agricoltori rischiano di vedere sfumare il lavoro di un intero anno. L’anticiclone Circe e la grandine che ha portato con sé, si sono abbattuti anche sui vigneti e sui frutteti nell’Alessandrino e nella zona di Tortona chicchi grandi come uova hanno causato la perdita in vigneto sino al 90% delle produzioni di Barbera e Timorasso. E nemmeno il Trentino è stato risparmiato da questo strano anticipo d’autunno: sono circa 100 gli ettari di vigneto danneggiati dalla grandine caduta in Vallagarina, ed in 10 ettari l’uva è andata praticamente distrutta.

Un andamento climatico che, come ricorda la Coldiretti, conferma l`anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo ed ora temporali e grandine che hanno messo a dura prova le campagne. Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto, che si manifestano in Italia con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge, il tutto nell’ambito di una tendenza al surriscaldamento.

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