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DOPO L’ALLARME, LANCIATO SABATO DA UN’AZIENDA LOCALE, DI UN’INTERA PARTITA DI PESTO ALLA GENOVESE A RISCHIO BOTULINO, NEGLI OSPEDALI DI LIGURIA E PIEMONTE SCATTA LA PSICOSI. IL PERICOLO, ORA, È QUELLO DEL CONTRACCOLPO ECONOMICO SUL PESTO LIGURE

In Liguria e Piemonte è psicosi botulino: dopo l’allarme, lanciato sabato da un’azienda locale, di un’intera partita di pesto alla genovese a rischio botulino, gli ospedali delle due Regioni sono stati presi d’assalto. Qualcuno presentava effettivamente i sintomi di un’intossicazione da botulino, altri solo paura, quel che è certo è che il contraccolpo economico, per il pesto, sarà notevole, visto che, come ricorda la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, il 45% degli italiani, di solito, ammette di evitare l’acquisto dei cibi finiti “nel mirino” per un certo periodo di tempo. Adesso, secondo l’organizzazione di settore, è fondamentale procedere subito con le verifiche necessarie e circoscrivere casi, tempi e modalità, altrimenti si corre il pericolo di scatenare timori generalizzati capaci di provocare danni enormi all’agroalimentare. Di fatto di fronte a un allarme alimentare, e indipendentemente dall’effettiva pericolosità del fenomeno, quasi il 45% degli italiani ammette di tutelarsi evitando di comprare quel prodotto finito “nel mirino” per un certo periodo di tempo.

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