02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

“Dopo l’apertura del Parlamento Ue ad importazioni di olio tunisino è fondamentale che le istituzioni italiane mettano in atto misure urgenti per salvaguardare i nostri produttori, evidenziando la tracciabilità delle produzioni”. A dirlo è Slow Food

“Dopo questa apertura del Parlamento Europeo alle importazioni di olio tunisino è fondamentale che le istituzioni italiane mettano in atto misure urgenti per salvaguardare i produttori italiani e combattere possibili frodi, garantendo i consumatori evidenziando la tracciabilità delle produzioni”. A dirlo è Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia, dopo la decisione del Parlamento Ue di importare 35.000 tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia.
“In un momento in cui l’olivicoltura italiana è ancora molto fragile - ha commentato - serve una maggiore trasparenza che indichi in etichetta la provenienza delle olive, per non rischiare che un olio tunisino si trasformi magicamente in italiano. Queste misure proposte dal Parlamento Europeo, infatti, sarebbero dovute andare a beneficio dei coltivatori tunisini, non degli importatori. Slow Food - conclude - ha recentemente lanciato il Presidio dell’olio extravergine italiano per tutelare un prodotto simbolo della nostra cultura alimentare identificato anche dall’etichetta narrante, che permette di conoscerne origine, tecniche di coltivazione e di lavorazione”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli