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DOPO L'UNIVERSITA' NASCE ANCHE IL MUSEO DEL CANE DA TARTUFO

Da 124 anni addestrano cani da tartufo, gli insegnano ad annusare il terreno, a muovere la terra, ad aiutare i cercatori a raccogliere, lasciandolo intatto, il preziosissimo fungo ipogeo. Una vera dinastia, quella dei Monchiero di Roddi (Cuneo), che, nel 1880, hanno creato l'Università del cane da tartufo ed oggi hanno inaugurato anche il museo.
Università e museo si trovano vicino al castello di Roddi, un paese arroccato su una delle tante colline di Langa, a una manciata di chilometri da Alba. Qui, dalla fine dell'Ottocento i "trifulao" (cercatori di funghi) portano i loro cani all'addestramento dei Barot, il nome in dialetto con cui fu chiamato il primo "professore", Antonio Monchiero, Barot I, appunto. Il capostipite ha poi passato la cattedra, nel 1930, al figlio Giovanni, Barot II. Il titolo di rettore dell'Università di Roddi è quindi passato a Pasquale e Pietro, Barot III, ed ora è il figlio di Pasquale a insegnare ai cani l'arte di scovare i tartufi, naturalmente con il titolo di Barot IV. Ed è stato proprio Giovanni Monchiero, 41 anni, a tagliare il nastro del museo, insieme con le autorità locali.
Il museo conterrà raccolta di articoli, fotografie e cimeli delle colline langarole, tra i cui bastoni appartenuti alla dinastia dei Monchiero. Ci saranno istantanee dei più bravi allievi dei "professori" di Roddi, immagini della Langa del passato e del presente.

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