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“Dopo la cancellazione di Irap e Imu sui terreni realizzata l’anno scorso, nel 2017 arriverà l’azzeramento dell’Irpef agricola. È la strada giusta a tutela dei nostri agricoltori”. Così il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina

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Il Ministro Martina dice che dopo la cancellazione Irap e Imu su terreni nel 2016, nel 2017 sara azzerata Irpef agricola

Sebbene di “agricolture” ce ne siano tante e diverse in Italia, da quelle a più alto valore aggiunto ed in zone di pregio che se la passano piuttosto bene (come avviene soprattutto nella filiera vitivinicola) a quelle con le filiere più fragili (dall’orto frutta ai cereali, per esempio), di certo il settore agricolo, nel suo complesso, è uno di quelli che in Italia, in assoluto, gode del regime fiscale più vantaggioso. E sembrano arrivare altre notizie positive, visto che il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, confermando le parole del Premier Matteo Renzi dei giorni scorsi, conferma che dal 2017 arriverà anche “l’azzeramento dell’Irpef agricola, dopo la cancellazione di Irap e Imu sui terreni realizzata l’anno scorso”, annunciandolo anche dal suo profilo Facebook (https://goo.gl/lGsaeH).
Perchè, dice il Ministro, “sono oltre 400.000 i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali in Italia. Sono loro una parte fondamentale della nostra produzione di cibo. La qualità riconosciuta del brand made in Italy dipende dall’impegno quotidiano di ognuno di loro. Per tutelare il loro reddito e favorire la ripresa di occupazione e investimenti abbiamo promosso, fra le nostre azioni principali, un robusto taglio della pressione fiscale che vede nel 2017 un nuovo tassello con l’azzeramento dell’Irpef agricola, dopo la cancellazione di Irap e Imu sui terreni realizzata l’anno scorso”.
Con Martina che, per spiegare la portata dell’intervento, snocciola alcune esempi:
“Per un’azienda florovivaistica lombarda da 7 ettari, con un reddito imponibile di 14mila euro, ci sarà un risparmio Irpef da 4.200 euro all’anno. Se guardiamo ad un’azienda ortofrutticola dell’Emilia Romagna con 15 ettari di terreno ci sarà uno sconto fiscale di oltre 2.000 euro.
Andando al Sud, prendendo come parametro un’impresa agrumicola in Sicilia con un frutteto da 14 ettari si arriva a un taglio di Irpef di 3.740 euro. Uno taglio fiscale che si somma a quelli che derivano dall’abolizione di Imu e Irap, che nell’ultimo caso preso in considerazione ad esempio portano il taglio in due anni per la singola impresa a oltre 27.700 euro (calcolando 5.386 euro di Irap e 6.858 euro di Imu). Questi numeri - spiega Martina - danno la dimensione dello sforzo messo in campo accanto agli altri interventi importanti di rilancio della competitività complessiva del settore primario. E’ chiaro che dobbiamo lavorare ancora molto a tutela delle nostre filiere agricole, in particolare quelle più esposte alle crisi. Ma ritengo che i passi compiuti si riveleranno utili e che la strada tracciata in questi mesi sia quella giusta”.

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