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DOPO LA CARNE DI CAVALLO LE TORTE AL CIOCCOLATO, COSÌ CRESCE SFIDUCIA NEI CONSUMATORI. LA SICUREZZA ALIMENTARE NON PUÒ ESSERE UN PROBLEMA MINORE, OGGI OLTRE IL 70% DEI CITTADINI EUROPEI SI DICHIARA “PREOCCUPATO” A CAUSA DEI CONTINUI ALLARMI

Dopo le polpette, le torte al cioccolato. Dopo la carne di cavallo, i batteri coliformi. In tutti e due i casi Ikea ha bloccato subito le vendite dei suoi prodotti nei Paesi in cui opera, compresa l’Italia, ma in tutti e due i casi la decisione è arrivata soltanto dopo lo “scandalo”. Ma la sicurezza alimentare non può essere un problema minore, la qualità degli alimenti deve essere controllata e garantita da aziende e industrie che producono e vendono cibo. Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, sull’annuncio da parte del colosso svedese dello stop alle vendite della “chokladkrokanttarta” nelle caffetterie di 23 Paesi dopo che le autorità sanitarie cinesi vi hanno trovato tracce di batteri che solitamente indicano una contaminazione fecale.

I risultati delle prime analisi sui campioni arriveranno in teoria nelle prossime 48 ore, ma prima di capire - osserva la Cia - se ci sono pericoli per la salute oppure no, è già evidente che si tratta di un’ennesima notizia che disorienta e mina la fiducia dei consumatori, già scossi dalla vicenda della carne di cavallo. Oggi i tre quarti dei cittadini europei esprimono “preoccupazione” sulla sicurezza del cibo e il continuo rincorrersi di episodi del genere certo non aiuta, anzi ha effetti diretti sui consumi alimentari già sottoterra per colpa della crisi.

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