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Dopo le arance siciliane via aereo, la Cina apre le porte anche alla carne di maiale italiana

Dopo 15 anni di trattative, arriva la firma sul Protocollo di intesa tra Ministero della Salute e Dogane cinesi. A dirlo l’Assica
ASSICA, CARNE, CINA, EXPORT, ITALIA, MAIALE, Non Solo Vino
I Ministri di Politiche Agricole e Salute, Centinaio e Grillo, ed il presidente Assica Nicola Levoni

Non solo le arance siciliane che, oltre che via nave, ora potranno raggiungere la Cina anche via aereo, con evidenti benefici su costi e qualità del prodotto: nei giorni della visita in Italia del Presidente cinese Xi Jinping, le porte della “Grande Muraglia” si spalancano anche per le esportazioni di carni suine dal Belpaese. Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, e l’Ambasciatore cinese a Roma, Li Ruiyu, hanno siglato oggi a Villa Madama, il Protocollo di intesa tra il Ministero della Salute italiano e l’Amministrazione Generale delle Dogane cinese, che costituisce un vero spartiacque con il passato, dopo 15 anni di trattative: ora le condizioni per l’esportazione delle nostre carni suine sono ufficialmente definite ed è possibile procedere verso la conclusione delle formalità burocratiche.
“Sono orgoglioso di poter dichiarare che si tratta di uno straordinario risultato per il nostro Paese che Assica- Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, ha contribuito a raggiungere. Lo abbiamo perseguito con determinazione e costanza per oltre 15 anni, supportando le nostre Istituzioni nelle lunghe e difficilissime trattative con le Autorità cinesi - afferma Nicola Levoni, Presidente di Assaica - Il Ministero della Salute, negli uffici del Segretariato Generale e delle due Direzioni di Sicurezza Alimentare e Sanità Animale, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero degli Affari Esteri, la Commissione europea e ICE-Agenzia hanno lavorato con straordinaria dedizione e professionalità a questo dossier; ma non avremmo raggiunto il successo senza il supporto preziosissimo della nostra Ambasciata a Pechino. In questi quindici anni si sono succeduti Ministri, Ambasciatori e anche presidenti e Direttori di Assica, ma il “dossier” per l’esportazione delle carni suine in Cina è stato portato avanti da tutti con grande risolutezza. Il mio ringraziamento – ha proseguito Levoni – va a tutti coloro che hanno lavorato in questi lunghi anni con tenacia, in maniera sinergica e nella convinzione che tutte le produzioni suine italiane dovessero avere accesso al grande mercato cinese, finora riservato ai prosciutti crudi e ai prodotti cotti”.

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