“Planning the new Refettorio in the Bronx!!! 2017 with Bob”. A scriverlo, sul suo profilo instagram, lo chef n. 1 al mondo, Massimo Bottura, che ha aggiunto “Bob”, ovvero l’attore Robert de Niro, alla lista dei vip per cui ha cucinato nella sua Osteria Francescana a Modena. Ma con l’attore Premio Oscar americano, newyorkese di nascita ma italiano di origine (i nonni erano molisani), Bottura è andato oltre alla preparazione dei piatti visto che, come annunciato dallo stesso chef, con l’interprete di capolavori come “Toro Scatenato”, “Il Padrino”, “Taxi Driver” e “C’era una volta in America”, hanno parlato dell’apertura di un nuovo “Refettorio” - il progetto di Food for Soul, l’organizzazione no profit di Bottura per promuovere soluzioni contro lo spreco di cibo e la fame nel mondo, trasformando gli scarti in piatti per i bisognosi - nel Bronx, uno dei quartieri più difficili di New York.
Progetto che, sulla scia del Refettorio Ambrosiano inaugurato a Milano nel periodo di Expo 2015 con la “benedizione” di Papa Francesco, e tuttora attivo (durante l’Esposizione Universale, 60 chef di fama internazionale hanno trasformato le eccedenze alimentari in piatti stellati da offrire agli indigenti, 15 tonnellate di cibo per 11.000 pasti), e di quello che tra pochi giorni aprirà il Brasile in vista della Olimpiadi, ovvero il “RefettoRio”, dove saranno preparati piatti per i bisognosi con gli “scarti” delle cucine del Villaggio Olimpico”, sbarcherà anche nella “Grande Mela”, con una partnership tra Bottura e De Niro che viene semplice definire “spettacolare”.
Nei giorni scorsi, presentando ufficialmente “RefettoRio” alla Fao a Roma, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina aveva già annunciato che “la best practice ideata da Bottura, ambasciatore del made in Italy nel mondo, è replicabile in altri Paesi, un progetto che arriverà in altre grandi città, penso ad esempio a New York”. Detto fatto.
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