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DOPO UN DECENNIO IN ROSSO I REDDITI AGRICOLI ITALIANI SONO IN ASCESA: CON UN +11,4% SUL 2010, IL SETTORE CONFERMA IL RUOLO TRAINO DEL BELPAESE. EUROPA A +6,7%, CON LA GERMANIA CHE SEGNA UN +14,7%. SEGNO MENO PER LA FRANCIA (-2,6%). PAROLA DI EUROSTAT

Dopo un decennio in rosso i redditi agricoli italiani sono in ascesa: con un +11,4% sul 2010 il settore conferma il suolo di traino per l’economia del Belpaese. In Europa +6,7%, con la Germania che segna un +14,7%. Ma è segno meno per la Francia (-2,6%). Parola di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.

I redditi reali per ogni agricoltore europeo sono aumentati nel 2011, rispetto al 2010, del 6,7%, in Italia dell’11,4%. Concretamente, spiega l’Eurostat, l’incremento europeo del 6,7% risulta da un aumento reale dei redditi agricoli del 3,9%, accompagnato da una riduzione della manodopera del 2,7%. Per l’Italia in particolare, questi dati sono un’ulteriore conferma che l’attività agricola contribuisce con vigore a trainare l’economia; quanto al livello dei redditi agricoli italiani escono da un decennio dove segnavano rosso. La crescita dei redditi agricoli reali nell’Ue a 27, spiega Eurostat, è principalmente dovuta all’aumento del valore della produzione in termini reali del 7,5%, mentre i costi di produzione sono cresciuti del 9,7%. Così, a fine anno, i redditi agricoli reali dovrebbero aumentare in 19 Stati membri e scendere nei restanti otto.

Le crescite più forti sono attese in Romania (+43,7%), Ungheria (+41,8%), Irlanda (+30,1%), Slovacchia (+25,3%) e Lussemburgo (+25,2%). In discesa libera invece in Belgio (-22,5%), Malta (-21,2%), Portogallo (-10,7%) e Finlandia (-9,6%). Tra i Paesi Ue importanti sotto il profilo agricolo, conclude l’Eurostat, va registrato il -2,6% della Francia, e il -8,1% dell’Olanda, mentre la Germania cresce del 14,7%”.

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