Dopo quelli specializzati in vino, olio e formaggi arrivano nel nostro Paese anche i "sommelier" della frutta. L'iniziativa - che fa seguito alle nuove norme sull'etichettatura che consentono di conoscere qualità, varietà e provenienza della frutta acquistata - prende il via con il varo ufficiale di Onafrut, la prima associazione nazionale di assaggiatori di frutta. Il progetto è stato lanciato per colmare una esigenza reale, visto che, secondo un recente sondaggio della stessa associazione, per il 57% degli italiani il gusto è l'elemento principale nella scelta di acquisto della frutta e il 44% dei consumatori non si ritiene soddisfatto delle informazioni disponibili su questi alimenti.
Si spiega in questo modo, commenta la Coldiretti, "il successo dei corsi divulgativi organizzati da Onafrut che hanno già coinvolto 150 persone desiderose di imparare a riconoscere varietà, grado di maturazione, sapore, colore, origine e profumo di pesche, albicocche, nettarine e anche dei piccoli frutti".
Ma non basta. Infatti, viene sottolineato, chi punta al titolo di "maestro assaggiatore" (il grado più alto della categoria), potrà frequentare corsi tenuti da docenti universitari ed esperti in analisi sensoriale, convertendo in questo modo un hobby in un vero e proprio lavoro. "L'obiettivo - spiega la Coldiretti - è introdurre nei ristoranti più alla moda, accanto a quella dei vini, la carta della frutta, con un "sommelier" ad hoc pronto a consigliare e guidare le scelte degli ospiti". Insomma, un'idea in più - insiste l'organizzazione agricola - "per far aumentare i consumi nazionali di frutta e verdura, i quali nel 2002, secondo Ismea-AcNielsen, sono diminuiti del 10% nonostante il nostro Paese sia leader europeo nella produzione".
In termini complessivi, gli acquisti degli italiani, con un valore di circa 270 grammi a testa al giorno di frutta e verdura, sono inferiori di un terzo (33%) rispetto al limite di 400 grammi fissato dal rapporto 2003 Fao-Oms sulla prevenzione a tavola. Secondo il rapporto "Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases" (anch'esso Fao-Oms) ogni giorno bisognerebbe infatti mangiare almeno 400 grammi di frutta e verdura per mantenere sotto controllo il peso e proteggersi dalle molte malattie determinate da una scorretta alimentazione come quelle cardiovascolari, l'obesità e alcune forme di tumore.
La curiosità - I consumi di frutta e verdura in Italia nel 2002
(elaborata dalla Coldiretti su dati Ismea-AcNielsen)
- Consumi totali: 5.616.286 tonnellate (- 10% sul 2001)
- Consumi per persona: 270 grammi/giorno
- Produzione: leader europeo per frutta e ortaggi, secondi negli agrumi
- Riconoscimenti comunitari: 34 prodotti, il 23% del totale europeo.
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