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DUE RICONOSCIMENTI DELL’UNIONE EUROPEA PER L’AGROALIMENTARE ITALIANO: DOP PER LA PAGNOTTA DEL DITTAINO E IGP PER L’ABBACCHIO ROMANO

Sono ora 179 i prodotti agroalimentari italiani che hanno ufficialmente ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento Dop (denominazione d’origine protetta) e Igp (indicazione geografica protetta) ai sensi del Regolamento (Ce) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006. L’Unione Europea ha appena riconosciuto, tra le carni fresche, l’Igp “Abbacchio Romano” e, tra i prodotti da forno, la Dop “Pagnotta del Dittaino”.

Agriturist ricorda che degli 838 prodotti Dop e Igp riconosciuti in Europa, i 179 italiani rappresentano il 21%; ci seguono, sempre più distanziate, la Francia con 165, la Spagna con 122, il Portogallo con 115. Fra le regioni italiane, conserva il primo posto l’Emilia Romagna con 26 specialità (14 Dop e 12 Igp), seguita dal Veneto con 25 (14 Dop e 11 Igp). La Sicilia, con la Pagnotta del Dittaino che si produce in 18 comuni della valle del fiume Dittaino nelle province di Enna e Catania, è prima fra le regioni del Mezzogiorno con 17 prodotti (11 Dop e 6 Igp), seguita dalla Campania con 16 (8 Dop e 8 Igp). L’Abbacchio Romano porta a 15 (9 Dop e 6 IGP) i prodotti tipici laziali che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario.

Con l’Igp dell’Abbacchio Romano - precisa Agriturist - le carni fresche italiane con marchio d’origine salgono a tre, tutte Igp: erano infatti già iscritte nell’elenco europeo, l’Agnello di Sardegna e il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Con la Pagnotta del Dittaino Dop, sono cinque i prodotti da forno italiani con marchio d’origine, essendo già stati riconosciuti la Coppia Ferrarese Igp, il Pane Casareccio di Genzano IGP, il Pane di Altamura Dop e il Pane di Matera Igp.

A breve sarà pubblicato anche il Regolamento di approvazione dell’Aceto Balsamico di Modena Igp, per il quale si è recentemente conclusa con successo l’istruttoria Unione Europea, sicché l’Italia raggiungerà quota 180. Sono in attesa del riconoscimento Dop o Igp altri 73 prodotti agroalimentari italiani.

Agriturist (Confagricoltura) commenta favorevolmente il primato dell’Italia nella attribuzione dei marchi Dop e Igp: “Dalla crescita dei prodotti a denominazione d’origine deriva non solo una preziosa opportunità di sviluppo per l’agricoltura italiana, che privilegia soprattutto le coltivazioni e gli allevamenti tipici dei diversi territori, ma anche una occasione importante per proporre all’attenzione del turismo enogastronomico e dell’agriturismo nuove mete, con tutto il patrimonio di cultura, natura e paesaggio di cui ciascuna di esse è artefice e custode”.

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