02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

È ANCORA L’EXPORT A SALVARE I FATTURATI DELLE AZIENDE AGROALIMENTARI DEL BELPAESE: +5,9% NEL 2013 SUL 2012, CONTRO IL CALO DEL 4% DELLA SPESA DELLE FAMIGLIE ITALIANE. LO SOTTOLINEA CIA-CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI SU DATI ISTAT

Ormai non è più una novità, ma di questi tempi, già certe conferme sono da prendere come dati positivi: l’export salva i fatturati delle aziende agroalimentari che, solo grazie ai mercati stranieri, riescono ad affrontare l’ennesimo anno di crisi e a compensare in parte il crollo dei consumi domestici. A dirlo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati sul commercio estero diffusi oggi dall’Istat.
“Mentre la spesa delle famiglie italiane per cibo e bevande continua a flettersi, con un “taglio” del 4% da inizio anno, le esportazioni del settore continuano a correre: da gennaio a ottobre 2013 -sottolinea la Cia - l’export dell’industria alimentare è cresciuto del 5,9% tendenziale, e quello dei prodotti freschi dell’agricoltura del 3,4%. Questo significa che l’agroalimentare nel suo insieme diventa sempre più strategico per il Paese e si candida a comparto “traino” dell’economia. Basta ricordare le performance del vino tricolore, le cui vendite all’estero potrebbero toccare per la prima volta i 5 miliardi a fine 2013, stabilendo un nuovo record storico. È chiaro, però, che ora bisogna continuare a lavorare per rafforzare le capacità di tutta la filiera agroalimentare di esportare e investire sui mercati globali - conclude la Cia - creando strumenti normativi “ad hoc”, semplificando e razionalizzando le risorse, lavorando sulla frammentazione dei soggetti coinvolti”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli