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“E’ ASSURDO CONSTATARE COME IN ITALIA, CULLA DELLA DIETA MEDITERRANEA, L’OBESITA’ INFANTILE SIA IN CRESCITA. INSOMMA, I RAGAZZI ITALIANI MANGIANO PEGGIO DEI LORO COETANEI DI NEW YORK”. COSI’ PAOLO DE CASTRO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA UE

“E’ assurdo constatare come in Italia, culla della dieta mediterranea, l’obesità infantile sia in continuo aumento perché ci si allontana dai consumi del nostro tesoro alimentare. I dati in possesso della comunità scientifica parlano chiaro: solo 1 giovane su 4 ha un approccio più o meno corretto a un’alimentazione ricca di pasta, legumi, verdure e frutta. Insomma, i ragazzi italiani mangiano peggio dei loro coetanei di New York”. Così ieri Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale dell’Unione Europea, alla vigilia del voto dell’Unesco - in programma a Nairobi - per l’inserimento della dieta mediterranea nella lista dei beni immateriali dell’Umanità.

“Siamo comunque giunti al termine di un percorso lungo e difficile che speriamo possa concludersi positivamente - aggiunge De Castro -. Nonostante i cambiamenti delle abitudini alimentari e degli stili di vita, la dieta mediterranea continua ad essere un punto di riferimento non solo nel Mediterraneo ma anche in altre regioni del mondo. Il riconoscimento dell’Unesco rappresenta una leva fondamentale per la valorizzazione di una delle più importanti risorse dei Paesi del Mediterraneo, sia in termini di sostenibilità sia per l’incidenza economica e culturale che riveste il cibo nell’intera regione e per la capacità di ispirare un senso di continuità ed identità per le popolazioni locali”. “Siamo di fronte - conclude De Castro - ad un grande riconoscimento, in quanto, per la prima volta, è un mix di prodotti che passerà sotto tutela. Ora, toccherà proprio alla Commissione che presiedo trovare il modo di regolare la dieta e darle massima divulgazione”.

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