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E’ BOOM DI LUMACHE GRAZIE A QUESTO AUTUNNO CALDO CON PIOGGE: IN ITALIA SI OCCUPANO DI ELICICOLTURA OLTRE 6.000 AZIENDE

Le previsioni di un autunno caldo alternato da pioggia sono confermate dal boom delle lumache che, da autentici barometri naturali, stanno copiosamente uscendo allo scoperto, tanto da ispirare nuove forme di vendita come il primo “take away della chiocciola” inaugurato in Veneto da un’impresa agricola per combattere con i sapori locali la concorrenza dei fast food. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il caldo sopra la media del mese di ottobre alternato a giornate di pioggia intensa sta provocando effetti sulla natura che influenzano le attività agricole e di allevamento come l’elicicoltura. Nei campi coltivati le alte temperature stanno provocando l’allungamento del ciclo vegetativo delle piante che non entrando in “letargo” potrebbero risultare impreparate all’arrivo improvviso di freddo e gelo con conseguenti danni alle piante e mancate produzioni.
Ma i cambiamenti climatici stanno anche condizionando l'attività agricola e le pratiche colturali con un ritardo nelle semine, mentre potrebbe beneficiare del particolare clima la raccolta dei funghi che crescono rigogliosamente in terreni umidi senza piogge torrenziali, con una buona dose di sole e con 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. Condizioni favorevoli anche per l’allevamento delle lumache che può contare in Italia su circa 6.000 aziende professionali per un totale di circa 75 milioni di metri quadrati dedicati a tale allevamento, che non sono tuttavia sufficienti a coprire i consumi soddisfatti per oltre il 70% dalle importazioni provenienti principalmente dai Paesi dell’Est e del Magreb. Senza volere fare confronti con altre carni, quella della chiocciola, in particolare l’Helix Pomatia, è veramente molto magra, con una percentuale di acqua dell’84,9%, 13,4%, 1,7% di grassi, 67 calorie ogni cento grammi. Per non parlare poi del fatto che ha grandi doti nella farmacopea tradizionale. Nelle erboristerie si trovano sciroppi realizzati con le lumache ottimi per tosse e bronchiti e per curare le malattie polmonari. La produzione nazionale che presenta garanzie qualitative uniche viene ottenuta con un sistema di allevamento a ciclo biologico completo su terreno libero e all’aperto, senza coperture o l’uso di protezione con alimentazione soprattutto di tipo vegetale con assoluta assenza di prodotti chimici. Di fronte a un consumo nazionale cresciuto di sei volte negli ultimi quindici anni e stimato in circa 370mila quintali, la produzione nazionale di 125mila quintali deve affrontare un’agguerrita concorrenza straniera.

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