02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

E-commerce agroalimentare, aperte le domande per il credito di imposta (fino a 50.000 euro e fino al 40% degli investimenti) per la creazione o l’implementazione di siti e infrastrutture, da presentare fino al 29 febbraio alle Politiche Agricole

L’e-commerce agroalimentare in Italia è ancora un canale di nicchia, ma cresce e può rappresentare una leva di sviluppo importante per le piccole imprese e per i giovani. E proprio in questi giorni (fino al 29 febbraio), è possibile presentare le domande per il credito d’imposta previsto dal decreto “Campolibero” del Ministero delle Politiche Agricole, fino a 50.000 euro e fino al 40% dell’importo degli investimenti realizzati per l’avvio e lo sviluppo dell’e-commerce. A comunicarlo lo stesso Ministero: “sfruttare al meglio il potenziale del web - afferma il Ministro Maurizio Martina - vuol dire essere sempre più competitivi e conquistare nuove importanti fette di mercato. Le nostre imprese lo sanno bene e cresce anche il numero dei giovani che decidono di investire in questo ambito. Come Governo, anche attraverso misure come questa, continuiamo a sostenere concretamente l’innovazione in un settore che si conferma strategico per l’economia del nostro Paese”.
La domanda, spiega la nota, può essere presentata dalle imprese, anche costituite in cooperative o riunite in consorzi, che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura. Sono agevolabili tutte le spese sostenute per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate all’avvio e allo sviluppo del commercio elettronico. In particolare: dotazioni tecnologiche, software, progettazione e implementazione, sviluppo di database e sistemi di sicurezza.
Nella domanda è necessario specificare il codice dell’attività prevalente dichiarata dall’impresa ai fini Iva, il tipo di impresa, il costo complessivo degli investimenti e l’ammontare delle singole spese ammissibili, l’effettività delle spese sostenute e della destinazione, nonché il credito di imposta spettante. Insieme alla domanda, bisogna presentare la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa ad altri aiuti “de minimis” eventualmente fruiti. Tutti i documenti richiesti devono essere redatti su modelli predisposti dal Ministero e disponibili sul sito www.politicheagricole.it.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli